martedì 21 ottobre 2008

Vendesi Università ben avviata

In questi giorni le notizie di cortei, occupazioni, proteste e striscioni riempiono le pagine della carta stampata, dei blog e dei siti internet. Tante voci si rincorrono, pochi sono i dati oggettivi effettivamente portati all'attenzione dell'opinione pubblica, ancora meno sono le proposte per riformare un sistema universitario che allo status quo NON VA BENE e con i tagli previsti dalla legge 133/08 (a firma Tremonti) il sistema rischia di collassare e chiudere per fallimento.

E' ora di fare chiarezza riguardo alla legge, leggere ed analizzare gli articoli di cui è composta, informarsi riguardo a come effettivamente cambierà la vita degli studenti in generale e quella degli studenti del Politecnico di Milano in particolare. Una protesta che non abbia la forza di una proposta rischia di essere snobbat.a

La Terna Sinistrorsa vi invita quindi alla PRIMA ASSEMBLEA INFORMATIVA RIGUARDO LA LEGGE 133/08 che si terrà MERCOLEDI' 22 OTTOBRE A PARTIRE DALLE ORE 12 IN AULA A (edificio architettura)

Per restare informati vi consigliamo di seguire gli aggiornamenti sul nostro sito www.ternasinistrorsa.it


Ecco la lettera postata dal Presidente del Consiglio degli Studenti del Politecnico di Milano in questi giorni:

13-10-2008
Agli studenti.
Iniziamo il nuovo Anno Accademico con uno spirito un po’ diverso da quello con cui ci siamo lasciati: nelle ultime settimane alcune cose sono cambiate per il nostro Ateneo come per il resto dell’Università Italiana.
Lo scorso 25 giugno è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 112, che prevede per l’intero sistema universitario una forte riduzione del personale e del Fondo di Finanziamento Ordinario, ovvero di quelle risorse che ogni anno lo Stato investe nell’Università.
Tale provvedimento comporterà per il Politecnico di Milano una notevole carenza di organico, e colpisce in particolar modo le aspettative di tutti quei collaboratori di ricerca che forniscono la loro opera in regime di precariato, in attesa dell’opportunità di un concorso. Rispetto alla riduzione dei fondi poi è evidente come il taglio stimato per l’Ateneo tra i 20 ed i 40 milioni di euro potrà incidere sulla sua politica nella didattica, nella ricerca e nello sviluppo.
Sono note le necessità legate agli obiettivi di bilancio e di spesa pubblica dello Stato, tuttavia appaiono del tutto incomprensibili i criteri che, non tenendo in nessuna considerazione il merito, hanno portato al taglio indiscriminato delle risorse per gli atenei. Tali criteri penalizzano università caratterizzate da inefficienze nell’amministrazione e da una scarsa qualità della didattica e della ricerca al pari del Politecnico di Milano, ateneo riconosciuto internazionalmente per la qualità del servizio erogato e per i meriti nell’ambito della ricerca tecnica e scientifica, caratterizzato da un bilancio solido e dall’efficienza della sua amministrazione. I tagli effettuati anche a danno del Politecnico appaiono tanto più incomprensibili in una nazione dall’elevato deficit nella formazione tecnica e scientifica, qual è l’Italia.
Avrei voluto limitarmi a rivolgervi un augurio per l’inizio del nuovo Anno Accademico, tuttavia era doveroso informarvi riguardo alla difficile situazione che come Ateneo dovremo affrontare nei prossimi anni: se fino a ieri il Politecnico ha perseguito politiche di forte sviluppo tese a competere con le migliori università europee, ad assicurare qualità di didattica e ricerca per la formazione del proprio capitale umano e ad incrementare il livello di internazionalizzazione dei propri studenti, nei prossimi anni dovrà fare qualche sacrificio e rivedere le proprie linee di sviluppo.
In tale contesto non possiamo sottrarci al senso di responsabilità che ci impone di essere studenti diligenti e zelanti, di fare tutto quanto ci è possibile nell’interesse della nostra formazione come ingegneri, architetti, designers e cittadini di domani, ma anche nell’interesse del nostro Ateneo, che ad oggi è considerato il migliore del Paese, e che vede il proprio prestigio riconosciuto nel mondo.
Infine vi invito a non considerare gli anni universitari come gli ultimi scomodi ostacoli al vostro inserimento nel mondo del lavoro, ma come uno strumento straordinariamente potente al fine di formare giovani menti e di proiettarle nella Società come fautrici del cambiamento e del progresso; per questo è opportuno vivere questi anni pienamente, con passione e sacrificio nello studio come nell’impegno civile.
Concludo rivolgendo nuovamente i migliori auguri a voi tutti per il nuovo Anno Accademico e ricordandovi che per ogni problema o per qualsiasi ragione potrete sempre affidarvi ai vostri rappresentanti.

Mauro Brivio
(consiglio.studenti@polimi.it)



1 commento:

Tisbe ha detto...

Oramai siamo alla frutta.