lunedì 28 aprile 2008

Ricostruiamo da Roma!

La sconfitta di Roma è grave per il Partito Democratico ed assume connotazioni a livello nazionale.
Non credo come molti che le colpe vadano affibbiate a Veltroni. Veltroni comunque è riuscito a recuperare una decina di punti in un mese, nonostante la distruzione e il clima da dopoguerra che era presente nel centrosinistra.
Partiamo da una considerazione. Non è giusto oggi dare la colpa ne alla Sinistra Radicale, ne ai Socialisti ne a tutti gli altri (associazioni GLBT) che non hanno appoggiato Rutelli. Faremmo lo stesso sbaglio di Diliberto & Co. che hanno dato la colpa a Veltroni, al PD e ai simboli tradizionali (il rosso e la falce e il martello).
Ha sbagliato il PD e le sue gerarchie nel riproporre una minestra riscaldata che pur essendo al tartufo, non ha ben rappresentato Roma e i romani.
I dati parlano chiaro. A Roma rispetto al ballottaggio per le Provinciali (Zingaretti presidente) perdiamo circa 70000 voti e circa il 5% disperso forse tra non voto e scelta verso Alemanno e di sicuro avrà anche influito l'onda lunga del risultato politico. Inoltre bisogna anche considerare la vittoria della Sinistra nella maggioranza dei municipi romani...
Mi chiedo il perché non si è ad esempio pensata la scelta di Zingaretti per il Campidoglio? (saranno sempre il solito retaggio di divisione/spartizione dei posti fra i Diessini e Diellini?)
Abbiamo sbagliato come Partito perché in queste elezioni (e a quelle politiche) non abbiamo saputo fare le scelte nel segno dell'innovazione o con la giusta lucidità. Non abbiamo avuto ne il coraggio di innovare ne il tempo per poterlo fare. Non abbiamo azzeccato alcune cose nella scelta degli organismi dirigenti (spesso troppo vicine alle logiche della spartizione fra i due partiti che hanno generato il PD, che non a creare un Partito Nuovo). Dobbiamo ritornare anche noi fra la gente ed evitare di iniziare lotte di potere all'interno delle sezioni. Alla gente non interessano queste cose, ma la concretezza dei problemi della vita quotidiana.
Forse oggi è giusto convocare un congresso nazionale per rivedere le cose, cancellare le storture di questa prima fase del PD e migliorare, per poterci presentare alle prossime elezioni Europee con l'ambizione di vincere e di capovolgere il risultato.

Non possimo fare un Partito Nuovo se continuiamo a fare affidamento ai sindaci del boom dei primi anni '90, forse è arrivato il momento di dare una scossa alla politica della sinistra riformista italiana.

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giovedì 24 aprile 2008

25 aprile

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Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.
(Primo Levi dal Corriere della Sera, 8 maggio 1974).

Come ogni anno arriva il 25 aprile data che dovrebbe rappresentare la Liberazione da ogni fascismo. Dovrebbe, perché in molti fanno finta di non ricordare o voglion fan dimenticare ciò che è successo nel segno del peggior revisionismo. Dovrebbe perché molti si vergognano di questa data. In realtà questa festa è la festa degli Italiani, perché senza il 25 aprile questa nostra bella nazione sarebbe ancora una terra senza libertà.

n.b. Grazie ai Bovisiani per l'ottimo manifesto che da oggi campeggia nei due campus della Bovisa del Politecnico di Milano.


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martedì 22 aprile 2008

Terrone: "è il tipico uomo bassottello, grassoccio e decisamente sporco"

Sembrano parole degli anni '60-'70, e invece no. Siamo nel 2008 e nel Politecnico di Milano (la migliore università tecnica italiana nel mondo) e un gruppucolo di ragazzi all'indomani del grande risultato leghista nel Nord Italia intrattiene una "piccola lezione" sulla razza pura padana e sulle differenze che ci sono con il resto del "pattume" italiano.
E' questa la sintesi della lettera di una giovane studentessa frequentante la laurea specialistica in Ing. Matematica e già laureata in Matematica all'Università La Sapienza di Roma, sulle pagine de L'Espresso e de La Repubblica.

Una lettera che mi fa vergognare, in quanto Italiano e in quanto studente e rappresentante degli studenti (nella facoltà di ing. Industriale) del PoliMI. Rappresentante di studenti come questi che vivono fuori dal mondo.
Una cosa che in 5 anni di vita a Milano non mi era mai capitata, ma che alla luce degli ultimi risultati è spaventosa. Una storia che sembra fuori dal mondo anche per la grande percentuale di meridionali e stranieri che l'ateneo ha come studenti.

Ecco perché oggi più di ieri serve una sinistra radicata fra la gente, che non insegui la pancia che sia attenta ai problemi della gente e ne diventi anche guida.

Non si può rischiare di tornare ai tempi del non si fitta ai terroni, non si può rischiare che una deriva xenofaba e razzista colpisca l'Italia intera e che metti nuovamente contro il NORD contro il SUD.

Visto l'evolversi della vicenda pubblico la lettera che il Magnifico Rettore del Politecnico Giulio Ballio ha inviato ai due giornali.

In riferimento al post pubblicato da una nostra studentessa sul blog de l’Espresso alla sezione “Lettere” il 16 aprile scorso, mi preme fare alcune osservazioni, a partire dal titolo dell’intervento “La differenza tra un italiano e un terrone spiegata all’università”.

La ragazza racconta di aver assistito a una sorta di lezione di uno studente a lei sconosciuto su supposte differenze tra persone del nord e sud Italia.

La studentessa mi ha riferito che i fatti si sono svolti in un’aula del nostro ateneo in un momento in cui non erano presenti docenti, personale di servizio o compagni di corso della stessa studentessa.

I ragazzi provenienti dal sud Italia rappresentano una fetta consistente della popolazione studentesca del Politecnico di Milano e in qualità di Rettore non posso che stigmatizzare duramente qualsiasi atteggiamento lesivo della loro dignità di persone che accada nelle nostre aule.

Ridurre tali fatti a “goliardata” tra studenti sarebbe aggiungere offesa ad offesa: sedicenti “spiegazioni” delle differenze tra persone del sud e del nord Italia non devono trovare posto in un Istituto che va fiero di premiare esclusivamente impegno, motivazione e talento aldilà di qualsiasi provenienza geografica, sociale e culturale.

Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano




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giovedì 17 aprile 2008

L'analisi del voto nell'arco ionico

Oltre all'analisi già fatta a livello nazionale, ora è il momento di vedere ciò che è successo nella mia terra.
Nella terra ionica si è mantenuta (ca) la stessa suddivisione dei voti... con il 47,75% per la coalizione di destra (con un 6% del MPA dovuta alla presenza del candidato Cito, che come sempre smuove le acque dei tarantini), e la coalizione di Sinistra al 37,2% (con Di Pietro al 4,48%). In provincia di Taranto quindi il PD aumenta del 2% (ca) come a livello nazionale. Buon risultato del PD a Taranto (dove diventa quasi il primo partito) e in altri paesi più piccoli.

A Castellaneta, il risultato è abbastanza particolare.

Per prima cosa bisogna dire che le analisi vanno fatte rispetto ai dati delle elezioni del 2006 e non come erroneamente ho visto sui giornali, con quelle amministrative del 2007. I sistemi elettorali sono infatti diversi, e non si possono paragonare i voti ottenuti da un candidato sindaco con quelli delle liste presentatosi a queste politiche, per le diverse dinamiche che ci sono nelle comunali. Lo preciso anche perché nei giornali ho visto paragonare i voti di preferenza ad un sindaco a quelli del PD, in modo abbastanza clownesco.

Partiamo dalle due coalizioni principali. La coalizione di Destra ottiene un ottimo risultato pari al 45,92% (i dati si riferiscono alla Camera e sono tratti dal Corriere della Sera) con qualche punto in più rispetto alle scorse politiche (considerando che lista MPA-Lega Nord era rappresentata da coloro che oggi sono nell'UdC).
Buon risultato dell'MPA, che va quasi al 2%. Questo dato è particolare, anche perché tale partito non è rappresentato.

La coalizione di Sinistra sembra in linea con quanto accade nel resto del Paese, e nel Sud in generale. 37,11% con un sorprendente 4,63% della lista dell'IdV.
Il PD ottiene un 32,47%, pari al 32,5% del 2006. Un risultato che mi sorprende, anche vedendo che in tutta Italia il mio partito ha comunque aumentato di qualche punto i suoi risultati. Strano anche se forse è tutto spiegabile, nelle tensioni che si stanno sviluppando nel circolo cittadino in queste settimane, dove il gruppo che dovrebbe fare capo a quest'area è diviso in due fazioni, una che fa capo al circolo PD e a qualche consigliere comunale eletto nei DS e un'altra più legata alla vecchia segreteria DS ed ad un altro gruppo di consiglieri DS (a Castellaneta non esiste ancora il gruppo consigliare PD diversamente da quanto succede altrove). Non solo la nascita del circolo è circondata da un'aura di mistero visto che non si è utilizzata la tecnica delle primarie (come nel resto d'Italia) per eleggere il suo gruppo dirigente, ma una semplice ratifica durante un pubblico evento (ecco forse anche il perché della spaccatura dei vecchi con i nuovi).
Tornando al risultato che sembra essere al di sotto delle aspettative, pare abbastanza strana la mossa della nuova dirigenza, che nel nove del ringiovanimento ha però messo da parte e cancellato del tutto la storia del centrosinistra castellanetanoche nel decennio degli anni novanta ha visto il mio paese fra i più attivi grazie ad amministrazioni "rosse" in un paese sostanzialmente di destra. Non si capisce perché durante tutta la campagna non è stato utilizzato un pezzo da 90 come l'ex senatore Loreto che nelle ultime elezioni amministrative (perse) ha comunque portato in dote un numero di voti percentualmente molto superiore a quello dei partiti di coalizione ed ha sfiorato solo per qualche decina di voti la vittoria al ballottaggio. Bene portare avanti il ricircolo della politica, ma mettere da parte o addirittura mobbizzare qualcuno sembra davvero un gesto autolesionistico.

Altro risultato da commentare è quello dell'UdC, che rimane in linea con il 2006, anche se bisogna ricordare che in quel periodo l'attuale classe dirigente del partito dello scudo crociato valentiniano, militava nell'MPA... quindi solo in questo caso sarebbe utile un confronto con l'UdC delle amministrative del 2007. Nonostante "l'acquisto" di un consigliere comunale d'opposizione proveniente dalla Margherita il crollo è di almeno due punti, ed è anche in questo caso paragonabile con quello che è successo a livello nazionale, dove gli elettori centristi hanno fatto una scelta più Berlusconiana, con un "voto utile".

La Sinistra Arcobaleno a Castellaneta è evaporata con un 2,49%. La Sinistra Conservatrice nel mio paese non è mai andata bene, anzi alle amministrative si è sempre attestata sul 3% (classe dirigente vecchia e inadeguata, come quella nazionale?!?), ma rispetto al 2006 ha perso 5 punti percentuali.

Altro risultato da spiegare è quello de la Destra, che pur non avendo sede ha una forza del 2,45%. Io mi sono fatto un'idea sui voti de La Destra, dell'MPA e di parte dell'IdV. Se sommati i voti di questi tre partiti si arriva a un ordine di grandezza simile a quello che racimolò lo scorso anno la lista civica Progetto Comune, che prevalentemente raggruppa ex supporter di AN, ma ha anche persone di Sinistra.

Infine Castellaneta conferma il suo onorevole Carmelo Patarino eletto in posizione sicura nelle liste del PdL ed ex on. per più legislature con la casacca di AN. Dopo l'ennesima elezione, sarebbe ora per l'onorevole di occupare qualche poltrona un po' più pesante, altrimenti avranno ragione tutti quelli che pensano che l'aennino è solo un miracolato che si è trovato al momento giusto nel posto giusto anche grazie ad un porcellum che lo ha più volte aiutato (vista la trombatura subita col Mattarellum nel '96).

martedì 15 aprile 2008

Sconfitti! Analisi del voto

Dopo il risultato di ieri sera non si può giocare con le parole. La Sinistra è stata sconfitta e Berlusconi torna al governo per la terza volta.
Ci eravamo illusi di poter vincere (o almeno di pareggiare) ma la realtà è stata molto dura.

Il giorno dopo però, bisogna iniziare a fare delle analisi del voto.

Il PD contrariamente a quanto pensato non riesce a superare la soglia magica del 35% e allo stesso tempo non riesce a catturare il consenso giovanile (alla Camera ottiene il 33,2% contro il 33,7% del Senato). Allo stesso tempo da questi dati non si evince un gran risultato del cosiddetto "spauracchio" del voto utile che secondo la Sinistra Conservatrice ci avrebbe aiutato alla Camera.
Il PD però riesce comunque a fare meglio rispetto al 2006 incrementando di 1,9% alla Camera e del 5,7% al Senato (dove però si era scelta, in modo errato, la corsa separata).
Tutto sommato a mente più lucida (di quella di qualche giorno fa immersa in banchetti e comizi), si può dire che il risultato del PD è positivo (anche se al disotto delle migliori aspettative), anche perché partivamo da condizioni politicamente disastrose (caduta del governo Prodi, situazione Alitalia e Rifiuti Campani) e avevamo un Partito in fase di Costituzione che si è trovato di colpo immerso in una gara elettorale (ecco anche lo sbaglio di alcune candidature...).
Il nostro alleato L'Italia dei Valori, ha ottenuto un ottimo risultato (+2% alla Camera) riuscendo a drenare parte del consenso alla Sinistra Conservatrice.

La Sinistra Arcobaleno è la vera sconfitta di questa campagna elettorale. Dispiace non avere una voce della Sinistra Conservatrice nel Parlamento, ma di fatto non si può che notare che questa compagine (che si sta autosciogliendo in queste ore) ha sbagliato completamente la sua campagna elettorale. Ha puntato tutto sul Contro PD dimenticando che il ceto sociale alla quale si presenta vuole sentire parlare di problemi reali. In molti delle classi sociali più bassi hanno quindi preferito nel Nord Italia la Lega Nord (+3,7%) e la destra in generale.

Che dire il PD ha fatto benissimo a scegliere la via solitaria, anche perché vedendo i dati di tutta la Sinistra non avrebbe comunque governato. Ha tracciato un solco per il futuro e la sua scelta ha portato una vera rivoluzione nel parlamento dove ci saranno solo 5 gruppi parlamentari (un passo in più verso la semplificazione in senso occidentale). Fanno sorridere le parole sconsiderate di qualche alto esponente della SA che ancora se la prende contro il PD, non vedendo nel suo occhio il pilone, i leader (Bertinotti e Boselli) che si sono dimessi hanno dimostrato di avere saggezza...

Sul PdL e sulla suoi alleati non posso che fare delle considerazioni. Il Popolo delle Libertà non è (ancora) un partito e risente (ancora) delle forti distinzioni interne. Sull'alleanza credo peserà tantissimo la forza della Lega Nord, quindi ci aspetteranno 5 anni di opposizione seria e costruttiva, che non si farà indietro di fronte a Riforme condivise.
Veltroni
ha già dimostrato di essere un leader di stampo europeo con la telefonata di ieri, Berlusconi ancora no. Non ci resta che attendere quello che succederà nei prossimi giorni, mesi, anni, sperando che il PD diventi qualcosa di più forte e di più radicato di quello che oggi.

venerdì 11 aprile 2008

Si può fare!

Ieri abbiamo preso tanta pioggia in piazza Duomo, ma c'eravamo (100000 come diceva l'organizzazione o verosimilmente meno poco importa), abbiamo volantinato, allestito gazebo e fatto fuori (con offerta) in pochi minuti oltre 200 bandiere e tantissimi gadget e ombrelli (che poi hanno costruito un bellissimo tricolore).
Veltroni si è dimostrato davvero nuovo, mai risposto alle provocazioni con insulti (cosa che sta innervosendo Silvio B.) e sopratutto portatore di un'idea nuova di Sinistra. Fra i tantissimi punti toccati i più bei momenti sono stati quelli del NO alle Mafie e il ricordo del grande Enzo Biagi.
Bellissimi passaggi sulla scienza, sulla ricerca e sanità di un grande Veronesi, ma anche un incontenibile (una gran bella sorpresa, ha dimostrato di essere bravo e preparato a differenza di quanto detto da tutti i suoi detrattori) Colaninno che ha tenuto la piazza come un vecchio oratore del Partito Comunista
Tanto tantissimo entusiasmo e la consapevolezza che qualcosa di nuovo si può fare.

Il mio treno parte fra poche ore ecco che lascio un bellissimo video che in tanti hanno visto e rivisto, ma che non finisce mai di piacermi!




mercoledì 9 aprile 2008

Perché voto PD!

Mancano pochi giorni al voto, la trepidazione sale così come la speranza di riuscire a strappare una splendida ed inaspettata vittoria viste le basi di partenza (senza però illudersi molto). In molti di noi hanno convinto (gli almeno) 5 amici, altri lo stanno ancora facendo.
In tutto questa cornice mi sono appena accorto di non aver scritto nulla, o quasi, sul perché della mia scelta in favore del PD e di Veltroni.
Probabilmente sarà il mio ultimo post prima del voto, visto che domani sarò occupato dalla solita Università e dal comizio in piazza Duomo col nostro candidato premier e venerdì dovrò partire per tornare nella mia terra espletare il mio voto.

Prima di tutto perché voto?
Votare per non lasciare il mio diritto di scegliere ad altri, ma anche perché come ha detto qualche giorno fa ad un incontro sull'ambiante Realacci chi vota dopo avrà tutto il diritto di lamentarsi con i suoi dipendenti (per dirla alla Grillo).

Perché voto PD?
Sarò abbastanza breve:
Il PD rappresenta la Sinistra che punta a governare a a cambiare (e migliorare) l'Italia ed è l'unica che può farcela.
Il PD offre un programma che è abbastanza preciso e fattibile senza vendere del facile fumo.
Il PD e Veltroni sono la Sinistra più vicini agli standard del Riformismo Europeo.
Il PD è chiaro e per niente populista su materie come Università e Istruzione e riesce a proporre (invece di nascondersi dietro facili NO) su materie come Ambiente, Infrastrutture ed Energia.
Il PD offre anche ottimi spunti sulle materie del lavoro, dell'economia e dell'industria.
Il PD non crede nella lotta di classe ma nel fatto che il figlio dell'operaio abbia le stesse opportunità per migliorare la vita come il figlio del medico o dell'imprenditore o del notaio.
Il PD in caso di vittoria (ma anche di sconfitta) permetterà a donne e giovani una maggiore rappresentanza nelle camere e quindi un ricambio della classe politica, a differenza di altri partiti che pur nascondendosi dietro la parità di sessi nelle liste mantengono le donne e i giovani nelle retrovie.
Il PD ha detto un secco NO alla Mafia e ai suoi voti e non si è permessa di dare dell'eroe ad un mafioso come Mangano... i veri eroi sono tutti quelli (famosi o meno) che hanno lottato e detto no alla malavita organizzata.
Il PD e i suoi alleati dell'IdV sono gli unici che possono evitarci di avere per la terza volta in 15 anni Silvio Berlusconi (così come dice Flores D'Arcais su questo interessantissimo pezzo tratto da Micromega) e la sua ciurma alla guida del nostro Paese.
Il PD affonda le radici nell'antifascismo e quindi non avrà mai nelle sue fila persone come Ciarrapico e Mussolini, ecc.
Con il PD non si avrà il problema di una maggioranza frastagliata, visto che gli alleati del PD confluiranno nello stesso gruppo parlamentare e inizieranno un percorso comune per l'avvicinamento nello stesso soggetto. Non avremo più ne i Caruso che protestano contro il governo, ne i Mastella e i Dini che votano contro! Il PD inoltre non avrà alleati che al Nord e al Sud prenderanno i fucili per futili motivi...

Ci sarebe molto altro da dire, ma non vorrei esser troppo noioso...
Con il Partito Democratico credo si possa realmente e finalmente cambiare l'Italia e renderla più Europea. Il nervosismo del PdL di questi giorni e i giudizi/commenti della gente che si incontra ogni giorno ci dicono che la vittoria non è più miraggio. Un nuovo paese si può (finalmente) fare!!!


p.s. Domani tutti a Milano in Piazza Duomo per il comizio di Walter!

martedì 8 aprile 2008

Io voto fuorisede

Ricevo e pubblico:

Petizione per il voto ai fuorisede

A: Ai futuri parlamentari italiani

Al Presidente della Repubblica Italiana
Al futuro Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai futuri Parlamentari italiani

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Così recita l'art 3 della nostra Costituzione. Eppure, a nostro avviso, le attuali norme che regolano l'esercizio del diritto di voto non consentono l'effettiva partecipazione, di tutti, di cui parla il testo costituzionale.
Siamo un gruppo di studenti fuori sede che vorrebbero rientrare a casa per votare il 13 e 14 aprile, ma non possono, per questioni logistiche ed economiche. Come noi, non rientreranno molti altri, giovani e non, che lavorano e studiano in regioni diverse dalla loro, pur conservando la residenza nella loro città d'origine. Non eserciteranno quindi quello che è un loro diritto, e un “dovere civico”, come sancito dalla nostra Costituzione.
In Italia sono 250.535 gli studenti attualmente iscritti in Università di regioni diverse dalla loro.
L'81% dei ragazzi lucani studia in un'altra regione, così come il 71% dei valdostani, il 58% dei molisani, il 46% dei trentini e altoatesini, il 33% dei pugliesi, il 33% dei calabresi.
In totale: il 19,52% di tutti gli studenti universitari studia fuori dalla propria regione (fonte: Miur, aa 2007/2008, http://anagrafe.miur.it).
I numeri sono impressionanti, nonostante riguardino solo il mondo universitario (purtroppo non abbiamo trovato dati riguardo gli studenti italiani all'estero e le persone che si trovano per lavoro fuori dalla propria regione, ma questa petizione riguarda anche loro, poiché probabilmente dovranno affrontare i nostri stessi problemi per recarsi a votare).
250.535 persone che hanno difficoltà oggettive ad esercitare il proprio diritto di voto non possono essere ignorate.
Le agevolazioni previste per rientrare a casa per votare, come lo sconto sui biglietti ferroviari regionali, sono inadeguate ai tempi moderni e solo parzialmente utilizzabili, perché di fatto applicabili solo ai viaggi di breve raggio.
Noi chiediamo che venga fatto di più per rendere effettivo il diritto di voto di tutti.
Chiediamo quindi, ai futuri componenti del Parlamento italiano, di migliorare la legge elettorale e aumentare le possibilità di voto di tutti gli elettori, introducendo ad esempio il voto per delega o il voto per corrispondenza. Queste modalità sono da tempo utilizzate con successo in moltissimi altri Paesi dell'Unione europea (Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Svezia, Irlanda, Lituania, Slovacchia, Danimarca, Belgio, Finlandia), sono efficienti e poco dispendiose, e sono inoltre importanti per garantire il diritto di voto agli elettori con disabilità (fonte: http://www.radicali.it/download/doc/votodisabili.doc).
Con questa petizione chiediamo ai parlamentari italiani che procedure analoghe, così semplici e con così pochi oneri per le casse pubbliche, vengano adottate al più presto anche in Italia per garantire l'effettivo diritto di voto a tutti i cittadini, anche se temporaneamente distanti da casa.
Chiediamo inoltre a tutti i cittadini italiani di sostenerci, aderendo a questa petizione.

Si fa un gran parlare di affluenza alle urne, di partecipazione dei giovani.
Noi vogliamo partecipare. E lo vogliamo fare con lo strumento principale che la nostra democrazia ci offre: il voto.
Vi chiediamo di darcene la possibilità.

sabato 5 aprile 2008

Rottameremo il petrolio


LE NOSTRE SFIDE AMBIENTALI IN LOMBARDIA

Rottamiamo il petrolio, Raccogliamo la sfida dell’efficienza energetica, agganciamo le nostre imprese alla nuova rivoluzione energetica, riduciamo la bolletta energetica delle persone, rendendo più efficienti le nostre case e promuovendo il consumo intelligente; rispettiamo gli obiettivi europei, usando i pannelli solari e le altre fonti rinnovabili.
Rifiuti 10 e lode, Raggiungiamo in tutta la Regione il 65% di raccolta differenziata, riduciamo la produzione dei rifiuti e adottiamo le migliori tecnologie di smaltimento e recupero.
Eco-creativi, Sosteniamo imprese giovanili e associazioni nella diffusione di modelli di consumo più moderni, allargando l’accessibilità e la fruibilità dei beni più che il loro possesso.
Un patto per la salute e il territorio, per minimizzare i consumi di suolo, riqualificare le aree urbane, migliorare l’accessibilità, ricompensare il territorio con la cura e la ricostruzione del paesaggio e del verde.
Pollici verdi, Investiamo sui “fondamentali” della Lombardia, rilanciamo la rete dei nostri parchi, fiumi e laghi, costruendo occasioni di dialogo positivo tra aree rurali e città, promuovendo economia locale sostenibile.
Muoversi nella giusta direzione, Diamo priorità ed efficienza al trasporto pubblico, premiamo chi ci libera delle auto, costruendo un sistema ferroviario regionale efficiente, ampliando le alternative all’auto nelle aree urbane, progettando insieme alle imprese soluzioni per ridurre l’uso dell’auto per andare al lavoro, diffondiamo la banda larga e il telelavoro.
Il paese dei campanelli, Restituiamo spazi urbani a ciclisti e pedoni, realizzando aree pedonali, piste e parcheggi per le bici, aree a velocità limitata, integrazione tra bici e mezzo pubblico.
A pieni polmoni, Garantiamo aria pulita per tutti, rafforzando tutti gli interventi nel campo dell’innovazione industriale, del rinnovo degli edifici, della gestione sostenibile dell’energia, dei rifiuti e della mobilità.
Federalismo e fiscalità ambientale, Rafforziamoli a favore del lavoro e delle imprese ambientalmente innovative, finalizzando incentivi, tasse e tariffe locali che già esistono all’obiettivo di disincentivare comportamenti scorretti e di premiare quelli virtuosi.


p.s. intanto la nascita del circolo universitario del PD milanese è andata alla grande...

ecco un video della serata...

venerdì 4 aprile 2008

E poi dicono che votare è un diritto!

In un altro post mi lamentavo del fatto che fuorisede per studio o per lavoro non avessero gli stessi diritti di altri (i residenti all'estero) per quanto riguarda il voto.

Ieri, intanto, ho fatto i biglietti per tornare a casa a votare. A questo punto, vi chiederete quanto lo Stato ci aiuti per poter esplicare un nostro sacrosanto diritto. Premetto che il viaggio in questione è un Milano C.le-Bari C.le andata + ritorno (come prevede il sistema di agevolazione FS). Premetto anche che utilizzerò un treno categoria Eurostar Italia (anche perché non voglio saltar delle lezioni universitarie importanti e non voglio sorbirmi i classici ritardi di oltre 2 ore a viaggio dei treni categoria Intercity e sopratutto Espresso, che su 2 giorni totali di permanenza, compreso il viaggio, mi sembra davvero troppo).
Allora il viaggio in totale (andata + ritorno con sconti vari) è costato 62,30 €. Il prezzo è comprensivo però di sconto al 60% per elezioni (il 60% è riferito su treno categoria Espresso) e bonus/rimborso di 30,50 € che Trenitalia mi ha restituito per ritardi (consueti) dovuti a miei precedenti viaggi...

Ora però voglio sapere da queste grandi menti come uno studente fuorisede che già di suo sostiene (o fa sostenere ai suoi genitori) può minimamente affrontare una tale spesa se non è mosso da un reale sentimento civico... Non sarebbe più conveniente far votare per corrispondenza o trasferire momentaneamente il seggio di appartenenza?


Intanto ieri la prima del circolo Universitario del PD è andata benissimo... tanta gente e tantissime facce mai viste...

p.s. la foto è di un treno che scampò ad una tragedia qualche anno fa nei pressi della mia città natale!

giovedì 3 aprile 2008

PD_Università + varie

Oggi (finalmente visto che doveva nascere il mercoledì prima di Pasqua) nasce a Milano il circolo tematico PD_Università, che raccoglierà docenti, ricercatori e studenti delle università milanesi. Un bel momento per parlare della nostra università e del progetto che abbiamo sull'Istruzione e sulla Ricerca italiana. Il tutto in base alle ottime cose dette sul programma (per fortuna le ultime dichiarazioni attribuite a Veltroni sembrano essere false) e al manifesto redatto in questi giorni da docenti, ricercatori e studenti.

Ci incontreremo a Milano in via Pergolesi, 15 alle ore 20 per un aperitivo e alle 21 per nascita del circolo.
(Per maggiori info clicca sull'immagine)


Varie

  • Qualcuno (Veltroni!!!) dica ad alcuni candidati di pensare prima di parlare e di evitare di fare facili gaffe. Non possiamo far passare il PD per quello che non è perché in giro ci sono troppe iene pronte a tutto pur di evitare di restare fuori dal parlamento o di fare una magrissima figura! Il PD siamo NOI elettori, volontari, ecc. che ogni giorno facciamo del nostro meglio per pubblicizzare il partito e per convincere qualche indeciso... evitate di farci perdere quel poco che stiamo conquistando in questi giorni (in cui fra l'altro la gente si dimostra molta attenta al nostro NUOVO).
  • Lunedì 7 alle ore 9 il circolo PD_Università sarà co-organizzatore di un'interessante iniziativa in cui si parlerà del Programma del PD in merito ad Ambiente ed Energia. Il tutto si terrà presso la Base B, locale accanto la Triennale Bovisa (via Lambruschini, via La Masa), a cui parteciperanno Matteo Colaninno, Pasquale Pistorio, Ermete Realacci e tanti altri.