giovedì 14 febbraio 2008

PD a Castellaneta

Pur non interessandomi molto di quello che avviene "nel partito" nel mio comune di nascita, pubblico il comunicato del coordinamento cittadino del PD di Castellaneta.



Partito Democratico
Coordinamento di Castellaneta (Taranto)

COMUNICATO STAMPA


Il 14 ottobre 2007 è nato un partito nuovo.
Le primarie del PD sono state un terremoto di aria fresca nello stagno della politica italiana. Un partito che spalanca le porte alla società civile. La gente non ha più fiducia nella cattiva politica ma è pronta a metterci la propria faccia se vede e sente il respiro di un progetto serio, credibile, nell'interesse di un paese. Solo a Castellaneta oltre 900 persone si sono rese disponibili, attraverso le primarie, a dar credito al nostro Partito come contenitore e laboratorio della politica che riesca a far sentire e valere la propria voce. Un Partito capace di coinvolgere e includere tutti coloro che hanno voglia di costruire un nuovo percorso in nome di una politica nuova, più sobria nell’amministrare, più umile e competente.
La sfida che ha lanciato il PD in termini di rinnovamento e apertura alla società civile a Castellaneta è stata vinta in pieno. Un rinnovamento che però non può fare a meno delle esperienze passate, della intelligenza e della saggezza che hanno reso vivo e importante il nostro territorio. Un coordinamento che da dignità e parità alle donne (50% di presenza femminile). Il coordinamento eletto lo scorso 10 febbraio presso l’Auditorium “7 febbraio 1985” è così composto:

  • Marcello Coppolecchia
  • Carmela Angelillo
  • Francesco D’Onofrio
  • Carmela Bellino
  • Di Fonzo Mauro
  • Angela Dimo
  • Rocco Di Natale
  • Rosanna Franco
  • Carlo Fico
  • Arianna Macripò
  • Andrea Forte
  • Rita Maselli
  • Raffaele Mininni
  • Natalia Mastromarino
  • Giuseppe Nico
  • Maria Carla Noia
  • Giancarlo Pancallo
  • Carmela Rubino
  • Domenico Semeraro
  • Giacoma Stano
Nella stessa assemblea sono stati eletti a
rappresentare Castellaneta in seno al coordinamento
provinciale:

  • Luigi Notarfrancesco
  • Graziana Scaligine

che insieme ad Angelo Loreto (già componente della costituente regionale) sono componenti di diritto del coordinamento cittadino.
Il coordinamento riunitosi il 13 febbraio ha eletto Raffaele Mininni (medico pediatra) alla carica di coordinatore cittadino al quale sarà affiancata un squadra, che a prescindere dalle proprie radici culturali, saprà essere unita e coesa, contribuendo con idee, proposte e soprattutto energie ed entusiasmo.
L’assemblea ha votato all’unanimità una mozione da presentare al coordinatore provinciale del PD riguardante il coinvolgimento della gente attraverso le primarie quale metodo fondamentale nelle scelte politiche future.
A interagire con il nascituro Partito Democratico castellanetano vi è un gruppo consiliare in seno al consiglio comunale che fa riferimento ad una guida autorevole e competente che è il sen. Loreto, con il quale riusciremo a vincere una sfida per il cambiamento, dimostrando con i fatti di rappresentare un nuovo modo di intendere la politica, partendo dalle idee, dalle cose da fare, da una scommessa sul futuro della città e chiedendo su questo il consenso di tutti con entusiasmo e responsabilità che ci contraddistingue.


Castellaneta, 14 febbraio 2008.

Il coordinamento cittadino

mercoledì 13 febbraio 2008

Bella giornata

Dopo il buio un po' di belle notizie.

Su tutte, quella che tra qualche mese diventerò zio per la prima volta (il tempo passa velocemente).
Seconda un po' meno importante è che in università il "motore" sta pian piano tutto tornando a funzionare come nei momenti migliori.
Terza Obama stravince....

Speriamo che tutto continui a ruotare nel verso giusto...

mercoledì 6 febbraio 2008

E se Veltroni avesse ragione?

Quando ho letto le dichiarazioni sulle alleanze elettorali del leader del PD ho esclamato, come molti: ma questo è scemo? Non è meglio un’alleanza con la Sinistra Arcobaleno… Così andiamo verso il tracollo…

Ho somatizzato con calma queste esternazioni, ma poi mi è venuto un bel dubbio: e se Walter avesse ragione? E se fosse l’unico modo per tentare la vittoria?

In fondo andare da soli (o con chi accetta il nostro programma) sarebbe la vera novità nella politica italiana (dopo la nascita del PD stesso). Sarebbe l’unico modo per tentare una vittoria o a non far vincere il centrodestra in una delle due camere. In fondo saremmo gli unici a passare dalle parole ai fatti (mai più alleanza vaste e contro qualcuno, invece che per l paese). Inoltre penso che tornare al voto con lo stesso (o quasi) schieramento della volta scorsa sarebbe penalizzante di fronte agli elettori…

Oggi forse abbiamo bisogno di questa scossa, e per una volta potremmo calcare la mano sul fatto che da questa parte ci son poche sigle coese su un programma, mentre dall’altra ci son decine di partitini che già all’opposizione si scannavano e che con l’aggiunta dei voltagabbana (sappiam tutti chi sono) che difficilmente riusciranno a trovare una quadra per il governo.

Infine bisognerebbe analizzare meglio ciò che sta succedendo al centro. La nascita della Rosa Bianca, che pensa di andar sola alle elezioni e la fuoriuscita dall’UDC di alcuni personaggi potrebbe mutare rendere il quadro molto più complesso. Sia ben chiaro che non sto pensando ad accordi con questi, ma che da questo confuso quadro potrebbe svilupparsi qualsiasi cosa…

venerdì 1 febbraio 2008

(Quasi) due anni dopo

Pochi minuti fa mi è capitato per le mani un “vecchio” Lanterna (n° 19 della favolosa primavera del 2006), periodico universitario dei gruppi studenteschi di Sinistra della città di Milano (Politecnico, Statale, Bocconi, Cattolica e Bicocca), e noto come le cose in questi tanti mesi sono cambiate.

Curiosità vuole che in un articolo (non ci avevo mai fatto caso) si parla di Kilombo (nell’immagine che ritrae l’home page dell’aggregatore si vedono già “tizi” conosciuti) e della sua nascita e origine tutta nelle primarie di quel popolo, che seppure nelle sue differenze, aveva dato a Prodi il bastone del comando.

Quanti tempo è passato! Quel governo è da poco caduto, Prodi è caduto per la seconda volta, e questa volta per colpa di vicende (e persone) che nulla hanno a che fare con la politica. Sento di ringraziare il Professore per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che (sicuramente) avrebbe fatto. È caduto con grande dignità, cosa che manca alla maggior parte dei politicanti di oggi.

Sono incavolato e deluso. In queste ore si cerca di mettere insieme un governo che riformi la politica italiana, ma le premesse non sono poi così incoraggianti e le prime soffiate dicono che nel caso fortunato si arriverebbe a qualcosa di molto simile al “pasticciaccio Bianco”.

Mi vergogno di essere meridionale come Mastella, per fortuna, che il sud ha dato natali anche a gente di tutto rispetto come Moro e Amendola (e tanti altri). Mi vergogno che gente come Dini, Fisichella & Co. siano stati eletti nelle liste dell’Ulivo (o affini). Unico conforto è che non ho potuto votare al Senato per “limiti” anagrafici. Chiedo anzi esigo da quel partito di cui sono un fondatore (questo dice l’attestato consegnatomi domenica scorsa durante l’elezione del direttivo sezionale) che la prossima volta si faccia più selezione, perché se abbiamo criticato Di Pietro per le persone che ha messo nelle sue liste, la stessa cosa deve valere a maggior ragione per noi del Partito Democratico. Questo partito non deve essere il luogo per far pullulare traditori o gente lontana dai criteri di democrazia, laicità ed eticità di questo Partito che vuole essere Nuovo (ogni riferimento a persone e puramente voluto).

Che vergogna vedere poi com’è messa male la nostra politica anche oltre la barricata. Una poltrona come al solito (e come succede ad ogni livello, vedi quello che succede anche nel mio Comune) fa tornare insieme anche persone che fino al giorno prima si eran dette le cose peggiori…

Siamo un paese strano, io vorrei vivere invece in un paese Normale, moderno ed Europeo... invece…