domenica 30 marzo 2008

Zapetero appoggia il PD

Alla faccia di chi diceva che il PD non è un partito Laico e di Sinistra.
Alla faccia di chi pur di racimolare qualche voto in più ci sta sparando merda.
Alla faccia di chi per colpa di qualche posto non sicuro non ha voluto continuare l'avventura di Uniti nell'Ulivo ed oggi rischia di scomparire.
Alla faccia di quei compagni che sono usciti dal partito perché non avevamo gli ideali del Socialismo Europeo ed ora si è mischiato alla Sinistra Comunista e all'ambientalismo più estremista.
Alla faccia di quelli che non hanno capito che il Riformismo in Italia si può fare solo con la convergenza delle due più importante culture (quella post-comuniste e socialdemocratica, con il cattolicesimo riformista).

Intanto tutta questa gente e i tanti qualunquisti sinistroidi con la puzza sotto il naso iniziano a perdere colpi: vedi l'ingresso nel PD del ministro Bianchi (che lascia SA) o l'appoggio del giornalista Travaglio all'Italia dei Valori (che appoggia Veltroni e nel prossimo futuro inizierà un percorso di convergenza con lo stesso PD).

Ecco cosa ha detto Caldera:

“Qualche settimana fa – ha esordito Caldera- l’Italia guardava con speranza alle elezioni spagnole. Oggi è la Spagna che guarda con speranza all’Italia e al Partito Democratico”.

Jesus Caldera ha portato a Walter Veltroni l’appoggio del primo ministro iberico Josè Luis Rodriguez Zapatero: “Porto tutto il sostegno, con il nostro cuore e le nostre possibilità, al Partito Democratico. Così mi ha chiesto Zapataro e così faccio”.

Caldera inoltre ha sottolineato come secondo lui “ci sia una grande necessità di governi progressisti in Europa” e in vista del 13 e 14 aprile ha mostrato tutto il suo ottimismo: “Sono cosciente che si può fare, come dicono Veltroni e Barack Obama”.

Il ministro spagnolo ha poi ricordato che “Italia e Spagna sono paesi alleati, membri dell’Unione Europea, con molti interessi in comune”.

“Per la Spagna, ha ancora sottolineato Caldera, è essenziale che in Italia ci sia un governo progressista che faccia avanzare l’idea di Europa sociale”.

Caldera ha poi ringraziato Veltroni e il ministro del Lavoro Cesare Damiano per l’invito alla conferenza operaia di Brescia e concludendo il suo intervento ha ribadito con forza: “Caro Walter, hai l’appoggio di Zapatero e degli spagnoli. Crediamo nel progetto del Partito Democratico. Ogni volta che una giovane di Napoli scrive in un blog un post per il progresso, l’Italia avanza. Ogni volta che un lavoratore di Milano distribuisce un volantino del Partito Democratico, l’Italia avanza. Ogni volta che una professoressa di Brescia, quando esce da scuola, decide di collaborare con il progetto di Veltroni e di Damiano, la speranza si amplia. Voglio aggiungermi a questa speranza. Viva il PD, viva un’Italia progressista. Avete il nostro appoggio”.

sabato 29 marzo 2008

La guerra è finita

non ho voglia di scrivere nulla... quindi prendo in prestito (so che non me l'ha detto il dottore di scrivere qualcosa per forza!)

Una bella canzone dei Baustelle del vecchio album:



“Vivere non è possibile”
Lasciò un biglietto inutile
Prima di respirare il gas
Prima di collegarsi al caos
Era mia amica
Era una stronza
Aveva sedici anni appena

Vagamente psichedelica
La sua t-shirt all’epoca
Prima di perdersi nel punk
Prima di perdersi nel crack
Si mise insieme ad un nazista
Conosciuto in una rissa

E nonostante le bombe vicine e la fame
Malgrado le mine
Sul foglio lasciò parole nere di vita
“La guerra è finita
Per sempre è finita
Almeno per me”

Emotivamente instabile
Viziata ed insensibile
Il professore la bollò
Ed un caramba la incastrò
Durante un furto all’Esselunga
Pianse e non le piacque affatto

E nonostante le bombe alla televisione
Malgrado le mine
La penna sputò parole nere di vita
“La guerra è finita
Per sempre è finita
Almeno per me”
E nonostante sua madre impazzita e suo padre
Malgrado Belgrado, America e Bush
Con una bic profumata
Da attrice bruciata
“La guerra è finita”
Scrisse così.

giovedì 27 marzo 2008

Berlusconi tifa Casini!

Si proprio così. In queste Elezioni e sopratutto al Senato Berlusconi e Veltroni in molte regioni faranno un tifo grandioso per i loro avversari meno pericolosi.
I sondaggi al Senato (come dice Carlop sul suo blog) sono ancora molto incerti e danno tanti-troppi scenari tutti fra loro molto diversi.

In questo clima i due leader dei partiti maggiori non possono che fare il tifo per quei "cespuglietti" che hanno qualche probabilità di entrare a Palazzo Madama.

Il porcellum infatti assegna un premi di maggioranza pari al 55% dei seggi alle coalizioni che che vinceranno nelle varie regioni (difficilmente qualcuno sorpasserà da solo tale percentuale), quindi se i cespuglietti andranno a superare la soglia dell'8% e contestualmente raggiungeranno una cifra significativa, andranno ad erodere seggi al partito concorrente arrivato nella stessa regione al secondo posto.

Quindi Silvio sicuramente tiferà UDC e Sinistra Arcobaleno in Lombardia, Veneto, Friuli, Sicilia, Puglia (ahimè), Molise, Calabria, Piemonte e Campania, mentre Walter in Emilia, Toscana e Umbria.

Per fortuna il tutto è solo sulla carta anche perché vista la notevole incertezza regnante nel nostro paese (e l'alta percentuale di indecisi) il tutto rimane abbastanza aperto. Quindi andate a votare (per il partito a voi più vicino) ma sopratutto se siete elettori del PD e abitate in una di quelle regioni evitate di mettere in pratica quanto detto sopra, visto anche che nulla è certo e che i risultati li avremo solo il 14 aprile (forse!)

Dove sono?

Ecco due bei giochini per individuare il proprio schieramento. Devo dire che in parte non mi trovo d'accordo con le metodologie utilizzate da chi ha fatto questi giochi (che tali rimangono).

Per il votometro redatto da da alcuni ricercatori dell’Università di Westminster mi posiziono inquesto modo:















Per Repubblica io sono qui:



Per voisietequi invece ero molto vicino a PS, PD e IDV .
















Commenti: per Repubblica sono progressista quanto Veltroni e più laico di Bertinotti (ma Bertinotti è laico?!?). Domanda ma con che oggettività sono stati realizzati i sondaggi?

Commento 2: è vero sono su posizioni molto Socialiste, ma il PD ha un futuro che il PS non ha...

martedì 25 marzo 2008

La settimana Sportiva

E' passata la settima santa, ma anche una di quelle settimane sportive per eccellenza.

Inizio dapprima con la grande Juventus, che con spirito eroico ha espugnato la scala del calcio del calcio italiano con uno secco 2-1 (che ci va anche stretto, nonostante le solite piangerie di Moratti e di tutti i suoi adepti). Una squadra, la Juve, che nel suo campionato da neopromossa ha guadagnato 4 punti su 6 ad entrambe le prime della classe, nonostante il tasso atletico inferiore. Inoltre ha riaperto un campionato al quale la modesta Roma già pensava di fare a meno. La qualificazione nel calcio europeo che conta è sempre più vicina, ma vincere contro l'Internazionale (sempre più in crisi) è una cosa che a noi juventini da maggiore soddisfazione (dopo i fatti di farsopoli), sopratutto contro quella che quest'anno è una formazione di altissimo livello. Per l'Inter ora la crisi si espande anche se, continua a rimanere la maggiore candidata alla vittoria dello scudetto (anche se da io io tiferò Roma nonostante i non buoni rapporti tra bianconeri e giallorossi).

La Rossa di Maranello torna finalmente sul gradino che gli spetta. La nota negativa è di Massa che dimostra di non essere un pilota da Cavallino rampante (anche e sopratutto da quando gli aiutini elettronici sono stati banditi). Non sarà forse il caso di prendere un italiano (Trulli) come seconda guida? Forza Kimi il secondo mondiale è vicino.

Infine ma non per ultimo il nuoto. L'Italia rappresenta ormai una delle potenze continentali delle specialità d'acqua (lontani gli anni in cui non ci si qualificava nemmeno!). A parte la squalifica (ingiusta) alla Pellegrini non possiamo che sorridere. 5 ori e un record del mondo che fanno sperare in vista dei giochi olimpici (n.d.r. : io boicotto!). Le nostre giovani promesse (ma anche i vecchietti) terranno in alto il tricolore (e si spera che facciano sentire anche il nostro disappunto nei confronti del governo cinese).

La settimana sportiva continuerà nei prossimi giorni con la partita della nazionale (ma quando si deciderà Donadoni a convocare Del Piero e a richiamare Chiellini ma anche Legrottaglie?!?), ma anche con e sopratutto con il ritorno del campionato (in cui verrà testato il polso del'Inter) ma anche con il ritorno delle due ruote del Moto Gp, in cui si spera una riconferma della Rossa di Borgopanigale e dell'australiano volante...

martedì 18 marzo 2008

Astensione? No grazie

Torno sul tema, ricopiando sulle pagine il commento del mio amico e collega di facoltà Vincenzo al precedente post.


Astenersi??? Da Aristotele ad oggi i più grandi filosofi europei (Gramsci compreso) hanno sempre pensato che scegliere è la cosa giusta (non avrei manco il coraggio di criticare parole di cotanta saggezza). Schierarsi! Proprio Aristotele diceva che la democrazia è il male minore per cui, piuttosto tapparsi il naso e mettere una croce al partito più vicino (o meno lontano!)

Capisco il dissenso diffuso da parte di molta gente, anche di giovani interessati ed entusiasti della politica nei confronti dell'attuale classe politica. Non scegliere (astenendosi) di fatto è il modo più facile per (non) cambiare e poi sentirsi liberi di criticare! Votare è per me sinonimo di essere responsabile, e anch'io, come Pietro, essendo fuorisede mi faccio i miei 2500 km ad elezione (n.d.r.: io ne faccio 500 in meno! ;D), ma lo faccio perchè è un mio dovere scegliere e non guardare tutti da fuori e poi giudicare. Chi ho scelto non è importante. Se in Italia fosse facile come in Spagna poter governare senza i catto-fondamentalisti alla Binetti oggi non saremmo qui a discutere, ma in Spagna d'altronde hanno seri problemi con i gruppi locali (a chi piacerebbe governare con una estrema Lega Nord??). Per cui non è oro tutto quello che luccica. Zapatero è un leader eccezionale e un riformista serio. E' riuscito a cambiare (con delle politiche economiche, che poi sono il sale della crescita e dello sviluppo, molto simili a quelle del PD, ecco perchè io dico PSOE=PD) un paese in 5 anni perchè ha governato praticamente solo, senza dover costantemente mediare con uno o con l'altro (come purtroppo ha dovuto fare il Prof. Prodi)! Zapatero è il portavoce di una politica nuova (come Obama) che spero possa essere rappresentanta in Italia da Veltroni!

ciao
vincenzo



Arrivederci a dopo le vacanze pasquali!!!

domenica 16 marzo 2008

Redazione Kilombo: io scelgo Valerio

Poche volte ho preso posizioni decise su questioni che riguardano Kilombo sul mio blog (forse una sola volta nel vecchio), ma questa volta credo che debba farlo.
Per prima cosa tutti devono ricordarsi che il ruolo redazionale non è un ruolo "politico" ma tecnico, per il buon funzionamento del metablog, insomma qualcosa di meramente barboso e per niente divertente (credo), e proprio per la serietà dimostrata credo che Valerio meriti una riconferma, a prescindere dalle differenze (sopratutto sule questioni eticamente sensibili) che ci sono fra i nostri due modi di pensare.
Gli altri motivi per la riconferma non riguardano lui, ma il totale disaccordo con la piattaforma programmatica di ElfoBruno (mi dispiace ma gli altri candidati non li conosco abbastanza e non li considero affini alle mie idee)
Inizio a snocciolare punto per punto:
1) Definizione di sinistra: chi è così sapiente da dire cose la sinistra? (Neanche Gaber c'è riuscito). Alcune volte sono stato definito Comunista (con mio grande onore), altre Democristiano (anche questa per me non è un insulto), altre centrista, e altre addirittura fascista e nazista (non ci siamo proprio). Credo che la sinistra sia qualcosa di soggettivo per ognuno di noi... Non vorrei che fosse solo il pretesto per far fuori qualcuno. Sembra quasi che si voglia definire l'arianità della sinistra (il che mi risuona molto sinistro).
2) Abolizione del quorum. L'obolizione del quorum può essere anche una cosa interessante ma va come al solito accompagnata da una seria difesa delle "minoranze". Sarei d'accordo se e solo se la si accompagnasse dalla richiesta di un numero congruo di Kilombisti (la redazione all'Unanimità e/o una percentuale almeno pari al 10% della popolazione di Kilombo).
3) Consiglio dei probiveri. Mi chiedo a quando si arriverà ai tre gradi di giudizio. C'è bisogno di semplicità sul web e sopratutto non vorrei che certe decisioni di notevole importanza siano prese da un consiglio di pochi parrucconi, ma da TUTTI (almeno quelli che ne hanno voglia).
4) Impedire iscrizioni nel periodo di votazione. Sono sostanzialmente d'accordo.
5) Più antifascismo democrazia e parità nella carta. D'accordo con il titolo e con gli aggiustamenti alla carta, ma spulciando il punto trovo delle cose su cui non sono d'accordo. Credo che l'adesione al 25 aprile sia già una cosa scontata. Il nostro Paese e la sua Costituzione nasce dall'antifascismo e dai valori del 25 aprile, che dovrebbero essere dei valori condivisi (sulla carta) da tutti gli schieramenti. Non sono d'accordo sull'adesione ai Pride, perché per mia idea tali manifestazioni, sembrano ormai sorpassate e per nulla concrete. Da sempre sono a favore del riconoscimento dei matrimoni omosessuali e anche della possibilità delle adozioni per single e coppie dello stesso sesso, ma non credo che delle "manifestazioni più o meno colorate" siano il migliore dei metodi per rivendicare questo. Credo che le adesioni ai pride proprio perché non riscontrabili nella sola cultura delle sinistre debbano rimanere di tipo personale e non per associazioni,gruppi e piattaforme, come può essere un metablog.

Per questi motivi ed anche per il fatto che in una redazione debbano essere rappresentate tutte le culture del Metablog voterò Valerio Pieroni alla carica di redattore.

sabato 15 marzo 2008

Free Tibet


In queste ore nel Tibet si sta svolgendo una delle peggiori repressioni degli ultimi anni. Un governo autoritario e spezzante dei diritti umani, sta reprimendo nel sangue la pacifica protesta di inermi cittadini e monaci tibetani.
Noi persone di sinistra non possiamo che condannare quanto sta succedendo in un paese che ancora è molto lontano dai livelli di libertà occidentale (nonostante gli USA dicano il contrario).
E' una vergogna che in tutto questo clima si parli ancora di olimpiadi , una manifestazione che non doveva esser assegnato ad un paese come quello cinese.
Ed una vergogna anche che le federazioni dei vari paesi stiano costringendo i propria atleti ad autocensurarsi per le eventuali critiche nei confronti del governo di Pechino, invece di permettere agli stessi di esprimere tutta la rabbia nei confronti di un paese così tanto indietro.
Anche per questo io boicotterò la visione di questo che doveva essere solo sport ed invece ha svenduto la sua anima al commercio dimenticando i principi di fratellanza...

"Ancora una volta sono i monaci buddisti ad essere, con la pacifica determinazione che li contraddistingue, i protagonisti di un movimento per la libertà e i diritti umani. E loro a pagarne le più dolorose conseguenze".
Walter Veltroni


venerdì 14 marzo 2008

L'astensionismo: la scelta peggiore

Negli ultimi giorni aumentano i blog (di personaggi più o meno "famosi") e gli articoli che inneggiano all'astensionismo.
Io credo che tale pratica sia la peggiore fra le opzioni possibile al momento del voto, sopratutto se chi la applica è lo stesso che da anni si lamenta (in modo più o meno volgare) della classe politica del nostro paese.

Il mio modo di essere un "tecnico" si chiede però se realmente l'astensione può risolvere qualche problema. Credo proprio di no, visto che nonostante tutto qualcuno vincerà le elezioni e governerà comunque il Paese. In fondo non andare a votare non risolve alcun problema, anzi potrebbe di contro permettere al gruppo "relativamente" peggiore fra quelli in competizione di vincerle, portando l'Italia in un pantano ancor peggiore.

L'Aventino non ha quasi mai aiutato nessuno, quindi perché ascoltare qualche imbonitore rischiando di fare la figura del tipo che si taglia gli attributi per fare un dispiacere alla moglie?

Un grande uomo scriveva:
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto ad ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta già costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'é in essa nessuno che stia dalla alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917

p.s.1 e domani Veltroni è a Milano... Si può Fare!
p.s.2 leggendo le agenzie di stampa ho trovato:
Zapatero: "Veltroni un gran buon candidato"
Per il neo-eletto premier spagnolo Josè Luis Zapatero, Veltroni, "è un gran buon candidato". Zapatero è a Bruxelles per un vertice Ue.

mercoledì 12 marzo 2008

il Partito Democratico per l'Università

Da studente universitario e rappresentante degli studenti nel mio Ateneo (Politecnico di Milano) non posso dire che questo punto del programma del PD sia ottimo!

Non a caso in questi ultimi giorni il mondo dell'università è in fibrillazione e sopratutto quello della buona formazione. 13 fra le più importanti università del nostro bel paese hanno iniziato una lotta con la CRUI che va sempre più verso una secessione della conferenza dei rettori. I "ribelli" infatti vogliono una distribuzione delle risorse che venga fatta attraverso sistemi di merito invece che di quantità di studenti. (intervista al rettore del POLIMI)


Ecco cosa dice il programma del PD per quanto riguarda l'Università e la Ricerca:

7. CULTURA, SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA: PIÙ AUTONOMIA, PER L'EQUITÀ E L'ECCELLENZA

....

f) Modernizzare le Università e creare una nuova leva di ricercatori
1. L'università deve essere un motore essenziale della mobilità sociale e della crescita.
a. Riduzione del numero di sedi universitarie e promozione della la loro specializzazione in poche discipline, per raggiungere livelli di eccellenza.
b. Modernizzazione delle Università italiane, esaltando la loro autonomia finanziaria, introducendo forme sistematiche di valutazione efficace dell'utilizzo di risorse, incentivi e disincentivi, aumentando la competizione tra gli atenei. Vogliamo portare in 10 anni il trasferimento pubblico per l’università e la ricerca al livello dei Paesi più attivi e vitali nell’economia globale, ma far sì che una quota crescente, fino ad arrivare almeno 30%, sia trasferita tramite valutazione, avvalendosi dell'Agenzia Nazionale della Valutazione dell'Università e della Ricerca istituita dal Governo Prodi.
c. Nell'ambito del sistema nazionale dell'istruzione universitaria, va riconosciuta effettiva autonomia agli atenei e promossa la loro internazionalizzazione, per rompere chiusure baronali e portare l'università italiana nel novero dell'eccellenza mondiale. Ciascun ateneo deve essere libero di assumere personale docente italiano e straniero, di darsi il sistema di governo che ritiene più adeguato, di stabilire le norme per l’ammissione degli studenti, di fissare liberamente le rette.
d. Garantita la funzione pubblica dell'insegnamento universitario, va perseguita la possibilità di utilizzo del regime privatistico per i docenti nuovi assunti, agendo contemporaneamente per un rinnovamento del corpo docente universitario che abbatta l’incertezza dei lunghi precariati.
e. Più concorrenza dal lato della domanda e borse di studio spendibili in qualsiasi università. Sviluppare sistemi per la concessione di prestiti d’onore, la cui restituzione potrebbe essere collegata ai redditi conseguiti dopo la conclusione degli studi. Indirizzare il ruolo delle fondazioni bancarie verso la formazione di capitale umano, con borse di studio e investimenti a favore delle strutture.
f. Potenziamento della rete di Politecnici, che funzioni da dorsale tecnologica del Paese.
g. Progettazione e realizzazione di una grande università telematica pubblica.
h. ERASMUS effettivamente accessibili a tutti gli studenti universitari italiani, sostenendo con adeguate borse di studio coloro che provengono da famiglie non abbienti.
2. Favorire la ricerca non finalizzata, con l’obiettivo di:
a. creare una nuova leva di giovani ricercatori;
b. investire su questi ricercatori come risorsa per modernizzare il funzionamento delle istituzioni di ricerca;
c. investire nella creazione di quell’”eccesso di capacità” che è precondizione di ogni ricerca finalizzata.
Per il conseguimento di questo secondo obiettivo, serve un programma, gestito da un’agenzia indipendente, per selezionare, con criteri internazionali, 1000 giovani ricercatori (italiani e stranieri) ad alto potenziale, ai quali finanziare altrettante idee di ricerca per un periodo di dieci anni, con contratti di ricerca individuali e adeguato budget per spese di progetto (spesa preventivabile: 800-1000 milioni di euro nel decennio). Non si dovrebbero porre altre condizioni, se non la qualità scientifica dei proponenti e l’accettazione di regole di valutazione di tale qualità nel corso dell'attività.
.....

lunedì 10 marzo 2008

Zapatero vince e con lui vince la semplificazione della politica.

In Spagna vince la Sinistra, vince Zapatero, ma sopratutto si evince che in tutto il mondo si chiede la semplificazione del quadro politico. Infatti se analizzate i risultatri il voto si concentra sulle due forze principali (PSOE 43% e PP 40%). Crollano l'estrema sinistra Izquierda Unida e quasi tutti i partiti nazionalisti.

Come risulta, in tutto il mondo si va verso la semplificazione della politica e verso la concentrazione dei voti verso il partito della Sinistra Moderna e Riformista e della destra conservatrice, ecco perchè ancora una volta si può dire che andar da soli è stata una scelta giusta e coraggiosa.

Invece in Italia come al solito si legge da questi dati tutto ed il contrario di tutto. La sinistra estrema vede in Zapatero una sua vittoria ma dimentica o fa finta di ricordare che i loro alleati sono quelli di IU e che le politiche di Zapatero sono ben lontane dalle loro e ben più vicine a quelle del Partito Democratico.

sabato 8 marzo 2008

8 marzo

Per prima cosa auguri a tutte le donne.
Oggi come ieri questa data ha un significato importante. Le donne sono, purtroppo, ancora il sesso debole anche e sopratutto nel nostro paese. Poche nei posti di comando sia in politica (di sicuro nelle liste del PD aumenteranno le elette) che nell'economia (poche le alte dirigenti).
Pur essendo spesso le più brave (fra i banchi universitari e non solo) sono pagate meno dei colleghi uomini.
La condizione femminile è ancora peggiore se usciamo dai confini del nostro paese, dove è ancora considerata una schiava e meno importante ad esempio di animali ed oggetti. In tantissimi paesi non ha alcun diritto ne di voto ne di espressione e spesso è relegata dietro uno spesso velo.

Più di ieri oggi sono sotto un attacco massiccio (vedi controffensiva sulla legge dell'aborto).

Speriamo solo che oggi sia un giorno per riflettere (uomini e donne) e non l'ennesima occasione persa nel rincorrere i peggiori stereotipi maschili, fra uno spogliarello e i simboli del consumismo più sfrenato.

venerdì 7 marzo 2008

......

Technorati Profile

Verso il circolo tematico Università, Ricerca e Innovazione

Milano, in questi giorni i vari gruppi universitari vicini al PD dei vari atenei milanesi hanno iniziato una bella e fitta rete di incontri che porteranno alla nascita dell'unico circolo tematico dell'Università a Milano il 20 marzo.
Per quanto riguarda il gruppo a me più vicino (quello che si innesta nel gruppo della Terna Sinistrorsa) la nascita del circolo sta avvenendo dal basso e nei vari nuclei si spera (ma ne sono sicuro) continuerà in questo bel modo.
Dalla prima riunione (di qualche giorno fa) esce comunque il fatto positivo che Politecnico e Statale si confrontano insieme anche grazie alla presenza nello stesso territorio (città studi).
Il tutto continuerà nei prossimi giorni con una serie di pubblicizzazioni dell'evento con qualche gazebo in città studi anche per far conoscere ciò che sta avvenendo (e per iniziare anche la corta campagna elettorale) e consentire che il sogno del circolo che abbiamo in mente sia qualcosa di più ampio possibile.


giovedì 6 marzo 2008

Radicali liberi?!?

Alla notizia dell'accordo con i radicali avevo gioito, anche perché avrebbero dato un buon apporto di laicità.
Purtroppo, come al solito, i Radicali hanno iniziato a fare le bizze, solo per avere un briciolo in più di visibilità.
I nove posti in lista li hanno avuti (come da accordo) e in modo sensato due dei nove sono stati messi nella border-line, anche per fare in modo che l'elettorato Radicale lavori per la vittoria (come gli altri).
Invece inizia lo sciopero della fame da parte di Pannella (ma protestare per qualcosa di più importante di due poltrone?) confermando la loro poca serietà.
Bene ha fatto Veltroni a dare un ultimatum!

Buone notizie dalla Sicilia, dove rientra e da capolista Lumia. Di persone così c'è sempre bisogno in parlamento.

martedì 4 marzo 2008

Studenti fuorisede (e non solo): voto negato!

Quanti sono i ragazzi (e non) fuorisede (studenti e lavoratori non residenti) che per l’ennesima volta dovranno fare grosse rinunce per poter esprimere il proprio voto?
Tanti, tantissimi, per lo più provenienti dal Sud. E mentre in Italia già da qualche anno si permette il voto a residenti all’estero, molti dei quali alle ultime elezioni non hanno partecipato al voto proprio perché non interessati a ciò che accade nel paese di origine (alcuni non hanno mai messo piede nel nostro paese!) ad altri non sarà permesso votare se non dopo aver preso ferie, aver speso decine e decine di euro (i treni non sono più a buon mercato e gli sconti elettorali sono effettuati solo rispetto ai prezzi dei treni di categoria espresso, che di espresso hanno solo il nome!).
Cittadini che pur facendo il proprio dovere (chi lavorando lontano dalla sua terra e formandosi nelle università settentrionali) perdono questo diritto sacrosanto.

Quando riusciremo a far votare tutta questa gente senza grossi sbattimenti? Quanto ci costerebbero sistemi alternativi come l’iscrizione momentanea in altri circoscrizioni elettorali o con il voto per corrispondenza (se si trovasse però un modo sicuro!)?

In tanti comunque scenderemo nel Sud espletare il nostro diritto, ma molti di più hanno detto che non lo faranno, per questi motivi. Ma allora come faccio io meridionale al nord ad convincere altri miei conterranei qui al nord a scegliere il partito giusto (PD) alle prossime elezioni se in tanti non torneranno a casa per il voto?