giovedì 17 luglio 2008

Congresso e tesseramento.

Sottoscrivo completamente un post di Innoxius. In questo stato di confusione generalizzata e notte dai lunghi coltelli, che si sta verificando nel PD è necessario un congresso.
Un congresso per capire dove vogliamo andare e cosa vogliamo essere. Un congresso per evitare le mille linee delle mille correnti. Un congresso per avere finalmente maggiore chiarezza.
Forse lo hanno capito anche Veltroni e gli altri dirigenti, che proprio in queste ore hanno lanciato il tesseramento: tesserare perché si vuole avere chiarezza sulle dimensioni della base sul quale poi oganizzare i vari congressi e sicuramente anche per una natura meramente economica (le tessere sono delle entrate sicure, e non aleatorie come le donazioni).
Di fatto Veltroni in queste ore sta accantonando l'idea del "Partito Liquido" all'americana, che sin dall'anizio aveva fatto storcere il naso ai più, proprio per il differente contesto culturale italiano ed europeo.

Io fra le due opzioni ho sempre preferito la tessera, perché a differenza di una ricevuta da un maggiormente senso d'appartenenza.

Dove (e se) farò la mia tessera? Francamente non lo so. Al momento appartengo al Circolo tematico Universitari Democratici di Milano (anche se in realtà ho soltanto votato per le primarie, per l'elezione del coordinatore e a qualche altro incontro). Non sono però molto soddisfatto dell'organizzazione che si è dato questo circolo, che pur essendo tematico ha accantonato i temi dell'Università e della Ricerca per assomigliare ad un circolo qualsiasi, con struttura scimmiottata dal governo ombra (che già non è che mi esalti).
Mi risulta poi assai difficile un'iscrizione al circolo del mio comune di nascita per semplici motivi logistici (a casa ci sono solo un paio di mesi l'anno), anche se una mezza intenzione ce l'avrei.
Le ipotesi al vaglio sono molte (altri circoli milanesi?!?), ma ci penseremo durante le vacanze...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima che chiedere il congresso dovreste chiedervi come mai un'idea che doveva essere tanto geniale si è rivelata inutile e fallimentare su tutta la linea. Siete ridotti a un partito condannato a un 30% - in buona parte, forse, derivato dalle vostre clientele - com mille correntucole e pochi veri padroni.

In questo florilegio di tristezza sarebbe opportuno che aveste idee che vi collochino a livello europeo nel novero di un'identità che sia una, perché fare i leccaculo del papa che guardano a Zapatero pur prendendone le distanze vi rende solo ridicoli oltre che poco credibili (e diciamocela tutta, pure cialtroni).

In terzo luogo, sbattere fuori la feccia binettiana e cattolica non vi farebbe male. Sareste addirittura un partito con una dignità che per adesso vi manca.

Pietro_d ha detto...

non redo che l'idea del PD sia malvagia. Credo che i problemi siano di una classe dirigente ancora non preparata. Come te ho una pessima idea delle tante correntucole, così come ho fortissimi dubbi della coerenza fra la Binetti e il PD.
Per il resto credo che un partito in cui si incontrino il socialismo democratico e il cattolicesimo democratico non debba essere un tabù.
sull'identità europea io credo che l'unico con cui si possa avere un rapporto sia il PSE, poi starà a noi se essere federati o membri effettivi.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Pietro per il supporto che ci stiamo dando.

A Elfo dico due cose: confermo sostanzialmente le parole di Pietro sulla classe dirigente; la seconda è che qualcuno come te vorrebbe ritornare ai Ds. Ma ritornare ai Ds significa ritornare sotto il 20%. E certo in democrazia i pochi ma buoni contano fino a un certo punto...

Anonimo ha detto...

Un circolo a Milano per te:

http://www.02pd.it/

Se hai bisogno di qualche maggiore info, scrivimi pure (titollo@yahoo.it).
Saluti

Anonimo ha detto...

Leggere un commento come quello dell'Elfo, in fondo, fa capire che alle elezioni di aprile non è andata poi così male. Un risultato c'è stato. Ci siamo sbarazzati della sinistra inutile e parolaia di cui l'Elfo sembra degno rappresentante.

Franco Catapano ha detto...

Caro Pietro speriamo che si ritorni ad organizzare il Pd. Personalmente
condivido la linea politica di Veltroni anche se ho sempre creduto nella necessità di dar vita al tesseramento. Ultimamente il Pd aveva smarrito la strada maestra anche perchè la sconfitta elettorale aveva creato dei rigurgiti delle vecchie nostalgie correntizie e partitiche. Da noi in puglia sono nate associazioni quali: Red, riformisti, quarta fase, puglia riformista, ... Così come è ritornata di moda la domanda: ma tu con ci stai?
Spero che il tesseramento prima e i congressi dopo siano incentrati sui contenuti e non sulla conta dei "pacchetti di tessere" che non crea partecipazione politica.

Pietro_d ha detto...

@Titollo: da quanto tempo... :D
02PD era fra le possibili scelte. Oltre alla 02 (che mi sembra molto giovane e attiva, c'era anche qualche altro circolo in cui ho delle conoscenze...)

@Leftorium: che vogliamo farci sono fatti così... loro festeggerebbero anche con una sinistra risicata!

@Franco Catapano: sono a conoscenza, fra l'altro le correnti giù da noi sono ancora peggio che qui al nord e in molti casi non hanno nulla di politico... condivido anche io la linea Veltroniana anche se ora servirebbe maggiore coraggio...

Anonimo ha detto...

Io non sono nè ggggiovane nè attivo. E ho pure l'aggravante di essere un inguaribile dalemiano ... sarà perchè mi faccio vedere una volta l'anno, ma in 02pd non mi hanno mai maltrattato. Fossi in te ci farei un salto.

conteoliver ha detto...

@titollo:
voi dalemiani avete mangiato cicoria (*) per tanto tempo, ma al massimo dopo le europee vi riprenderete quello che vi hanno tolto
:)

(*) scusa per la citazione cicciobellica

Anonimo ha detto...

Fa sorridere il fatto che il pd parli di sinistra parolaia dopo aver ucciso il concetto stesso di sinistra in Italia.

Così come mi fa un attimo senso vedere come il concetto di sinistra di governo, a me molto caro, e vi invito a leggere le mie aspre critiche contro l'ideologismo della sinistra radicale, venga confuso con una certa sodomia politica nei confronti del potente di turno.

Si fa ancora l'errore di farmi un esponente - non ufficiale - della sinistra radicale, quando alla fine sono solo un ex pds rimasto orfano di un intero partito.

Chi lo abita adesso è gente del rango di leftorium o quella "feccia cattolica" che ha permesso il ritorno di Berlusconi.

Ma contenti voi...