Nella terra ionica si è mantenuta (ca) la stessa suddivisione dei voti... con il 47,75% per la coalizione di destra (con un 6% del MPA dovuta alla presenza del candidato Cito, che come sempre smuove le acque dei tarantini), e la coalizione di Sinistra al 37,2% (con Di Pietro al 4,48%). In provincia di Taranto quindi il PD aumenta del 2% (ca) come a livello nazionale. Buon risultato del PD a Taranto (dove diventa quasi il primo partito) e in altri paesi più piccoli.
A
Castellaneta, il risultato è abbastanza particolare.
Per prima cosa bisogna dire che le analisi vanno fatte rispetto ai dati delle elezioni del 2006 e non come erroneamente ho visto sui giornali, con quelle amministrative del 2007. I sistemi elettorali sono infatti diversi, e non si possono paragonare i voti ottenuti da un candidato sindaco con quelli delle liste presentatosi a queste politiche, per le diverse dinamiche che ci sono nelle comunali. Lo preciso anche perché nei giornali ho visto paragonare i voti di preferenza ad un sindaco a quelli del PD, in modo abbastanza clownesco.
Partiamo dalle due coalizioni principali. La
coalizione di Destra ottiene un ottimo risultato pari al 45,92% (
i dati si riferiscono alla Camera e sono tratti dal Corriere della Sera) con qualche punto in più rispetto alle scorse politiche (considerando che lista MPA-Lega Nord era rappresentata da coloro che oggi sono nell'
UdC).
Buon risultato dell'
MPA, che va quasi al 2%. Questo dato è particolare, anche perché tale partito non è rappresentato.
La
coalizione di Sinistra sembra in linea con quanto accade nel resto del Paese, e nel Sud in generale. 37,11% con un sorprendente 4,63% della lista dell'
IdV.Il
PD ottiene un 32,47%, pari al 32,5% del 2006. Un risultato che mi sorprende, anche vedendo che in tutta Italia il mio partito ha comunque aumentato di qualche punto i suoi risultati. Strano anche se forse è tutto spiegabile, nelle tensioni che si stanno sviluppando nel circolo cittadino in queste settimane, dove il gruppo che dovrebbe fare capo a quest'area è diviso in due fazioni, una che fa capo al circolo PD e a qualche consigliere comunale eletto nei DS e un'altra più legata alla vecchia segreteria DS ed ad un altro gruppo di consiglieri DS (a Castellaneta non esiste ancora il gruppo consigliare PD diversamente da quanto succede altrove). Non solo la nascita del circolo è circondata da un'aura di mistero visto che non si è utilizzata la tecnica delle
primarie (come nel resto d'Italia) per eleggere il suo gruppo dirigente, ma una semplice ratifica durante un pubblico evento (ecco forse anche il perché della spaccatura dei vecchi con i nuovi).
Tornando al risultato che sembra essere al di sotto delle aspettative, pare abbastanza strana la mossa della nuova dirigenza, che nel nove del ringiovanimento ha però messo da parte e cancellato del tutto la storia del centrosinistra castellanetanoche nel decennio degli anni novanta ha visto il mio paese fra i più attivi grazie ad amministrazioni "rosse" in un paese sostanzialmente di destra. Non si capisce perché durante tutta la campagna non è stato utilizzato un pezzo da 90 come l'ex senatore
Loreto che nelle ultime elezioni amministrative (perse) ha comunque portato in dote un numero di voti percentualmente molto superiore a quello dei partiti di coalizione ed ha sfiorato solo per qualche decina di voti la vittoria al ballottaggio. Bene portare avanti il ricircolo della politica, ma mettere da parte o addirittura mobbizzare qualcuno sembra davvero un gesto autolesionistico.
Altro risultato da commentare è quello dell'
UdC, che rimane in linea con il 2006, anche se bisogna ricordare che in quel periodo l'attuale classe dirigente del partito dello scudo crociato valentiniano, militava nell'MPA... quindi solo in questo caso sarebbe utile un confronto con l'UdC delle amministrative del 2007. Nonostante "l'acquisto" di un consigliere comunale d'opposizione proveniente dalla Margherita il crollo è di almeno due punti, ed è anche in questo caso paragonabile con quello che è successo a livello nazionale, dove gli elettori centristi hanno fatto una scelta più Berlusconiana, con un "voto utile".
La Sinistra Arcobaleno a Castellaneta è evaporata con un 2,49%. La Sinistra Conservatrice nel mio paese non è mai andata bene, anzi alle amministrative si è sempre attestata sul 3% (classe dirigente vecchia e inadeguata, come quella nazionale?!?), ma rispetto al 2006 ha perso 5 punti percentuali.
Altro risultato da spiegare è quello de
la Destra, che pur non avendo sede ha una forza del 2,45%. Io mi sono fatto un'idea sui voti de La Destra, dell'MPA e di parte dell'IdV. Se sommati i voti di questi tre partiti si arriva a un ordine di grandezza simile a quello che racimolò lo scorso anno la lista civica
Progetto Comune, che prevalentemente raggruppa ex supporter di AN, ma ha anche persone di Sinistra.
Infine Castellaneta conferma il suo onorevole
Carmelo Patarino eletto in posizione sicura nelle liste del
PdL ed ex on. per più legislature con la casacca di AN. Dopo l'ennesima elezione, sarebbe ora per l'onorevole di occupare qualche poltrona un po' più pesante, altrimenti avranno ragione tutti quelli che pensano che l'aennino è solo un miracolato che si è trovato al momento giusto nel posto giusto anche grazie ad un porcellum che lo ha più volte aiutato (vista la trombatura subita col Mattarellum nel '96).