lunedì 10 ottobre 2011

Smontare un programma (4)

Prima di commentare l'ultimo punto (pubblicato) del programma di Sanarico devo fare qualche premessa come sempre. Sto commentando i programmi, non le persone e nemmeno i "politici". Mi fermo all'asetticità del programma politico di ognuno dei tre, anche se fino ad ora mi sono soffermato solo su due candidati per un motivo banale: il terzo ha un "gruppo chiuso" su fb e non facendone più parte non posso accedere ai suoi contenuti.
Dal mio punto di vista "infelice" (perché lontano) ho notato una cosa. Non sembra esserci un grande affiatamento fra le tre compagini. Non parlo di sana competizione ma proprio di affiatamento. Sembra che il "Patto" sia ben più eterogeneo di quello che pensavo in un primo momento. 
Ad oggi non si capisce ancora quale dato di affluenza il Patto attenda per domenica e sopratutto quale soglia sia da superare per considerare la consultazione "un successo". Alle ultime primarie per le elezioni regionali del centrosinistra non credo sia stata superata la soglia dei 1000 votanti. A differenza di allora però bisogna considerare che le consultazioni locali in genere sono più sentite (+ partecipanti), che metà gruppi provengono da una cultura di destra che non dovrebbe aver partecipato alle scorse primarie ma che c'è una quantità non ancora identificabile di persone, inquadrabili quali elettorato del PD ma vicine al Sen. Loreto, che probabilmente non parteciperanno. Con tutte queste variabili non mi azzardo a definire asticelle anche se penso che sicuramente sotto il migliaio di partecipanti le primarie possano definirsi bocciate.

Naturalmente come per le altre due parti (1,2) ci sono le solite domande, che questa volta riporterò in testa: "Come? Con che risorse?"

PUG eco-sostenibile e lavori pubblici

La realizzazione del Piano Urbanistico Generale, è senz’altro una delle questioni più delicate che ormai da molti anni sono al centro delle dispute castellanetane; sembra ormai una telenovela senza fine alla quale le amministrazioni che si susseguono partecipano recitando una parte che i cittadini assistono attoniti. Promesse,annunci, progetti farraginosi, soldi buttati per tecnici dimostratisi non adeguati, susseguirsi di scadenze mai rispettate; il PUG di Castellaneta è una vera chimera!!
Sarà così la prossima amministrazione a dover riprendere in mano l’argomento e cercarne una volta per tutte la soluzione concreta. Le sensibilità di SEL per lo sviluppo strutturale eco-sostenibile ci porta a vedere un modello di città dove il rispetto dei vincoli ambientali, il rifiuto della cementificazione selvaggia, l’incentivazione per un’edilizia eco sostenibile, la promozione di un’edilizia popolare convenzionata, lo studio di un piano del traffico più razionale e meno inquinante, la razionalizzazione dello spreco di energia, la rivalutazione del patrimonio urbano e comunale esistente, l’inclusione nella pianificazione di una rete rurale che coinvolga le campagne, siano tutti punti chiave su cui pianificare il futuro della nostra città!!
- Il PUG che si andrà a realizzare dovrà innanzitutto essere modulato tenendo conto delle reali esigenze di Castellaneta e dovrà vedere il coinvolgimento reale di tutti i cittadini nella sua stesura.
- Prima di pianificare la costruzione di nuovi edifici è indispensabile riqualificare il tessuto urbano esistente, partendo dal centro storico, passando per la vecchia ferrovia, fino ad arrivare alle zone periferiche.
- E’ essenziale partire dalla mappatura dei beni di proprietà comunale, edifici, spazi, aree pubbliche, verificarne l’attuale modalità di utilizzo, lo stato e l’agibilità delle strutture, gli eventuali interventi di manutenzione, ristrutturazione e riconversione da effettuare, valutandone la redditività e la eventuale dismissione con relativo reinvestimento delle risorse recuperate. E’ chiaro che strutture come l’auditorium, il mercato comunale, il campo sportivo “G. Verga”,  la biblioteca e l’archivio storico, non possono rimanere chiusi o abbandonati, questo è un segno di inciviltà per un paese; senza parlare delle condizioni decadenti in cui versa il palazzetto dello sport!
- Il PUG deve anche prevedere un nuovo sistema del traffico urbano, che ridisegni, nel senso di una maggiore vivibilità, lo stato attuale. Dovranno essere individuate delle aree per la creazione di parcheggi; si dovrà procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti e messi a norma i marciapiedi; dovrà essere creata una rete di piste ciclabili per collegare i vari punti della città.
- Agevolazione dell’inserimento di una rete delle campagne con il centro urbano; creazione di fattorie didattiche, centri di equitazione, agriturismi e B&B che permettano di realizzare un tessuto unico tra centro abitato e campagna.
- Spostamento della città verso la stazione (oggi isolata e degradata) favorendo un’edilizia a basso impatto ambientale.
Questo punto è forse tra i più complessi, ma allo stesso tempo è stato scritto anche forse nel modo più pasticciato (è talmente contorto che ho quasi avuto paura di essere io l'autore!). Troppi salti dal PUG ai lavori pubblici che quasi non si capisce cosa sia riferito al primo e cosa al secondo.... ma vabbhè, fa niente e passiamoci su e mi concentro sul solo Piano Urbanistico Generale.
Pur non essendo un urbanista/pianificatore vorrei ricordare che il PUG già di suo è uno strumento di Pianificazione, Programmazione, Razionalizzazione, Rivalutazione (dell'esistente) e Progettazione all'interno di vincoli ben precisi. Quindi gran parte di quello che viene detto è insito dello strumento che si andrà a creare. Purtroppo a Castellaneta in questi anni i soloni della politica (e non solo) hanno fatto percepire ben altro al povero cittadino castellanetano: il PUG era lo strumento per avere case nuove a buon prezzo (STOP). Secondo il mio parere il messaggio che filtrava non solo era sbagliato ma anche diseducativo visto che faceva perdere di vista il reale valore del (nostro) territorio.
Dopo questa piccola divagazione non posso che notare che in questo punto si parli di tutto e del suo contrario. Prima si parla di ecosostenibilità e poi di espansione della città (verso la stazione). Bene non vedo cosa ci sia di ecosostenibile in un piano che consumi altro territorio, agricolo e che per di più si pone all'interno di un sito che pur ricadendo in una area archeologica e naturalistica particolare è già stato in gran parte stuprato dal cemento (vedi lo stradone nella gravinella e le abitazione vicine). Ecosostenibile sarebbe un piano a consumo zero del territorioin cui non si prevedono "zone di espansione urbana". Si vuol costruire del "nuovo"? Basta recuperare alcuni gran spazi presenti nella nostra città ed inoltre secondo me sarebbe da preferire il recupero del  "vecchio", visto che quasi in ogni condominio c'è più di un appartamento vuoto e che la popolazione continua a decrescere da molti anni.... Non essendo competente su questo tema non posso dire molto, però una battuta la voglio fare. Per mettere degli scivoli su ogni marciapiede e renderli "a norma" non credo sia necessario l'adozione di un PUG.... basta un buon geometra e soldi in cassa...

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