Visto che si è precissimi andiamo a vedere cosa ci dice questo dettagliatissimo programma, che copio e incollo da facebook (errori compresi).
Trasparenza e Pubblica Amministrazione - Democrazia partecipativa
- La partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica e alle scelte amministrative; dobbiamo essere tutti protagonisti della nostra città, essere coinvolti nelle decisioni, non essere un mero voto elettorale che scompare appena dopo l'insediamento degli amministratori.
- Uno degli strumenti per essere sempre ben informati e quindi consapevoli delle dinamiche amministrative deve essere la trasparenza totale degli atti, delle delibere e dei regolamenti comunali; come accade ormai in tutte gli ambiti amministrativi, ciò passa attraverso la pubblicità e la pubblicazione aggiornata sul sito internet di competenza; basta all'informazione data al cittadino come fosse un favore personale, conoscere ed essere partecipi della vita amministrativa è un DIRITTO imprescindibile.
- La trasparenza inoltre passa non solo dagli atti amministrativi, ma dalla condotta degli amministratori; in tal senso il sito istituzionale del comune dovrà riportare il curriculum vitae del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri così da permettere ai cittadini di controllare eventuali conflitti d'interesse rispetto a situazioni lavorative, professionali o partecipazioni in aziende pubbliche o private.
- Il ricorso alle consulenze esterne dovrà essere razionalizzato in rapporto alle risorse del Comune; gli incarichi, i curriculum e l'importo degli emolumenti corrisposti ai consulenti dovranno essere pubblicati sul sito del Comune; così pure si dovrà rendere pubblico l'elenco delle forniture di prodotti e servizi dell'amministrazione con annessi contratti ed elenco dei fornitori.
- investimento nella formazione dei dipendenti comunali, considerando le risorse umane come un patrimonio da tutelare, coinvolgere e valorizzare.
Belle parole... cosa mancano? I fatti. Andiamo sul sito di Progetto Comune dove sono stati inseriti i dati dei 3 candidati. Ebbene se non ci crederete, l'unico "curriculum" (definire gli altri curriculum è troppo) mancante è proprio quello del paladino della trasparenza. Strano? Bene se si è paladini della trasparenza come minimo aspettiamo un curriculum in cui ci siano presenti anche le attività politiche svolte in questi anni e per alzare la posta, come proposto dai Radicali Italiani (e se non sbaglio entrato in vigore a meno di limitazioni di privacy) anche una bella dichiarazione sullo stato patrimoniale di mister trasparenza. Oppure siamo di fronte ai soliti predicatori?
Parliamo un po' di come vogliamo che il nostro Centro Storico diventi:
- Innanzitutto deve tornare ad essere il cuore pulsante della città; non il luogo abbandonato, sporco e decrepito che è oggi, ma un luogo vivo, dove la gente passeggia con piacere e respira l'aria della nostra tradizione, della nostra cultura, della nostra storia.
- Importante la realizzazione di una zona a traffico limitato, transitabile dai soli residenti e con i parcheggi riservati solamente ai portatori di handicap; dobbiamo liberare le strade, renderle più pulite e belle!
- é necessario un serio piano di recupero e riqualificazione degli edifici, delle piazze, dei vicoli e dei belvedere che si affacciano sulla gravina; il regolamento relativo ai colori e ai materiali da utilizzare per la ristrutturazione delle case deve essere rispettato!
- dalle strade devono essere eliminati assolutamente i bidoni e i cassonetti (maleodoranti e sporchi) dell'immondizia; ciò sarà possibile organizzando una seria raccolta differenziata porta a porta (che tratteremo nel punto del programma relativo all'ambiente ed ecologia).
- per tornare vivo il centro storico ha bisogno di riaprire le sue botteghe artigianali, commerciali e di ristorazione; per far ciò è indispensabile incentivare le aperture, soprattutto se condotte dai giovani, attraverso sgravi fiscali consistenti, deroghe sugli standard urbanistici e adeguamenti ai regolamenti sanitari; in poche parole creare tutte le condizioni possibili per aiutare chi già opera nel centro storico e favorire chi vuole avviare nuove attività, programmando liberalizzazioni delle licenze.
- il centro storico ha inoltre bisogno di strutture ricettive, quindi è necessario incentivare l'apertura di B & B, alberghi diffusi e residence (recuperando necessariamente quel patrimonio ormai depauperato che è il Residence San Giovanni)
- i palazzi e le case di propietà del comune presenti nel Centro Stroico dovranno tornare ad essere funzionanti e aperti al pubblico; una parte dovranno essere utilizzati nella dislocazione degli uffici amministrativi e politici, come per esempio assessorati, Sala Consigliare, ufficio del Sindaco ecc.; altri invece affittati ai professionisti e artigiani che volessero aprire loro uffici o laboratori nel centro storico.
Interessante quello che non capisco è come si possa da un lato chiudere al traffico e dall'altro inserire uffici pubblici. Le due cose mi sembrano davvero in contrasto fra loro. Inoltre separare gli uffici politici da quelli "amministrativi" non mi sembra una gran pensata... voglio vedere il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici correre avanti e indietro dall'ufficio tecnico (mica tutto si può fare on-line, sembra quasi la revisione dei ministeri dislocati a Monza). Forse sarebbe bene pensare (ma non centra direttamente con il tema) a riportare alcuni uffici da locali in cui si pagano affitti ad altri di proprietà comunale (ma non nel centro storico sopratutto per quanto riguarda quegli uffici in cui il cittadino). Naturalmente per il piano di recupero bisogna capire da dove dovrebbero arrivare i fondi, visto che il governo non è che ne passi molti ai territori.
L'Ambiente – Castellaneta città sostenibile
L’ambiente, la tutela del territorio e lo sviluppo eco-sostenibile sono argomenti su cui Sel pone la sua massima sensibilità:
- il primo passo (ormai diventato un’emergenza a Castellaneta) è quello di realizzare una seria e capillare raccolta differenziata, con l’individuazione di locali condominiali come centro di convogliamento dei materiali da smaltire, mentre nel Centro Storico la realizzazione di una raccolta porta a porta con programmazione settimanale (in questo modo sarà possibile inoltre eliminare dalle strade i cassonetti sporchi e maleodoranti). Per i materiali più pericolosi, quali pile, vernici, lampadine ecc. istituzione di isole ecologiche di raccolta.
- I risultati realizzati dalle ditte appaltatrici in ambito di pulizia e raccolta dell’immondizia sono sotto l’occhio di tutti; siamo sicuri che tale servizio debba rimanere appaltato a privati e che i costi sostenuti siano minori a quelli che eventualmente sosterrebbe il comune se avesse una propria cooperativa che gestisse il servizio? Noi riteniamo di NO e anzi siamo convinti che la gestione controllata dal Comune oltre a favorire un maggiore controllo sui risultati, darebbe anche l’opportunità di creare posti di lavoro.
- In tema di risparmio energetico e di utilizzo delle nuove forme di energia pulita e rinnovabile, il nostro Comune è fermo alla preistoria; innanzitutto è possibile, grazie agli incentivi regionali, realizzare a costi esigui impianti fotovoltaici sopra gli edifici pubblici, conseguendone un abbattimento dei costi di energia elettrica e realizzando l’isolamento termico delle strutture. In questo senso vanno le numerose offerte che giungono dalle aziende produttrici di impianti di illuminazione a led alimentati da piccoli pannelli fotovoltaici, che permettono di sostituire i vecchi lampioni a costo zero.
- Recupero e bonifica delle gravine e delle aree verdi; unirsi in reti sinergiche con le associazioni ambientaliste per organizzare manifestazioni ed eventi improntate alla tutela ambientale e alla promozione della valorizzazione ecologica.
- Realizzare una intensa attività di formazione, informazione ed educazione ambientale in materia di tutela e salvaguardia dell’ambiente e di sviluppo sostenibile. Fondamentale è, infatti, il coinvolgimento delle scuole, stimolando la sensibilità dei bambini e ragazzi, rendendoli protagonisti e promotori a loro volta dei comportamenti ecologici all’interno delle loro famiglie.
Individuazione di locali condominiali?!? Si intende il porta a porta su base condominiale, vero? In genere poi si costruisce un solo ecocentro per i paesi grandi come il nostro... e si predispongono piccoli cassonetti ad hoc per pile ed altro materiale (come i farmaci o le lampade neon) nei pressi o dentro attività che trattano questo tipo di argomenti. Strano che poi ci si dimentichi di una cosa che c'è sul nostro territorio bella che pronta ed in completo stato di abbandono. Il centro di preselezione rifiuti (argomento che ho già posto in evidenza 5 anni fa a chi poi ha permesso la vittoria dell'attuale sindaco) sarebbe il luogo ideale per l'ecocentro, nonchè il luogo per raffinare la selezione della frazione indifferenziata. Soldi pubblici che sono stati buttati al vento. Sicuri che solo con pannelli solari si possa effettuare l'isolamento termico completo di una struttura? Io sapevo qualcosa di diverso. Ottimo il ritorno al pubblico, ma eliminiamo la parola "creare posti di lavoro". La società pubblica di servizi NON deve creare posti di lavoro ma dedicarsi in modo EFFICIENTE ai servizi che offre. Non si deve creare ne un carrozzone per dare da mangiare ad un Consiglio di Amministrazione (appaltato ai partiti) ne tantomeno deve essere l'ennesimo carrozzone per assumere in modo clientelare gli amici degli amici. Amministratore unico pagato in base ai risultati conseguiti (mai nessuno che ne parla e con il licenziamento se non li raggiunge) e lavoratori ridotti al minimo. Perché non si parla di riduzione dello spreco? E non solo in ambito energetico, ma anche di produzione dei rifiuti? La coibentazione non si fa solo sul tetto, ma anche sulle pareti di un edificio e non solo, la si completa solo con l'istallazione di serramenta adeguata. La sostituzione delle caldaie a gasolio? E l'acqua? Il consumo dell'acqua depurata e che potrebbe essere raffinata e riutilizzata in agricoltura grazie al centro di affinazione delle acque anch'esso bello che pronto e in stato di abbandono?
Naturalmente resta sempre una bella domanda: da dove si prendono i soldi per realizzare tutto questo?
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