venerdì 27 febbraio 2009

Torino Celebra Rodolfo Valentino

Fino al 24 maggio film, incontri e retrospettive nei centri culturali della città Una mostra alla Mole Antonelliana ripercorre la vita dell'attore, dagli esordi al successo Torino celebra Rodolfo Valentino Tre mesi dedicati al primo "divo"
di SARA FICOCELLI

Torino celebra Rodolfo Valentino
Tre mesi dedicati al primo "divo"


E' stato il primo sex symbol destinato al culto di massa, un attore ammirato da Charlie Chaplin per lo stile recitativo (tanto che arrivò a scrivere "La morte di Valentino è una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo cinematografico") e adorato dalle donne di tutto il mondo, malgrado le insistenti voci di una sua omosessualità. A Rodolfo Valentino il Museo Nazionale del Cinema e l'Università di Torino dedicano fino al 24 maggio un articolato omaggio, "Rodolfo Valentino: la seduzione del mito". Tre mesi durante i quali la Mole Antonelliana, il Cinema Massimo e il Centro Regionale Universitario "Mario Soldati" si trasformano nel palcoscenico del primo vero Divo, nato in Italia e adottato dallo star system americano.

La manifestazione prevede mostre (alla Mole Antonelliana, fino al 24 maggio), proiezioni (una retrospettiva al Cinema Massimo), eventi e incontri, tutti dedicati all'attore, che fu, tanto in vita quanto dopo la prematura scomparsa, nel 1926, un vero e proprio fenomeno culturale, sociale e politico.

La mostra alla Mole, curata da Nicoletta Pacini e Antonio Miredi, parte dalle radici italiane dell'attore (nato nel 1895 a Castellaneta, in provincia di Taranto) e ne ripercorre tutta la vita, dal suo arrivo negli Stati Uniti nel 1913 come emigrante alla ricerca di fortuna. Il visitatore potrà ammirare 380 fotografie, manifesti, materiali pubblicitari, cineromanzi, spartiti musicali, riviste, ritagli, libri, cartoline e un prezioso costume da torero appartenuto alla collezione dell'attore. Tutti i materiali esposti appartengono alle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, arricchiti dal Fondo David Robinson di recente acquisizione che, a sua volta, aveva raccolto e custodito i materiali della Valentino Association, un club di ammiratori fondato in Inghilterra negli anni Venti.

GALLERIA FOTOGRAFICA: LA MOSTRA

Nei mesi di marzo, aprile e maggio presso il Circolo dei Lettori di Torino, la Mole Antonelliana e il Laboratorio "Guido Quazza" sono anche previste numerose iniziative culturali per il grande pubblico tra recital, letture, incontri, cinema, teatro e radio.

Pugliese verace, Valentino diventò l'icona più romantica ed esotica del cinema di allora grazie a film come La signora delle camelie (1921), I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1921), Sangue e arena (1922) e Il figlio dello sceicco (1926). Si dice che il suo sguardo magnetico incantasse il pubblico all'istante, facendo strage specialmente fra le donne, che per Valentino stravedevano. Quello che però non tutti sanno è che era anche un uomo di grande cultura, appassionato di libri e di poesia: ne scrisse anche alcune in inglese, poi tradotte in italiano con scarso successo. La sua stella si spense improvvisamente all'età di 31 anni al Polyclinic Hospital di New York, dove era stato ricoverato per un malore dovuto a un'ulcera gastrica: morì per un attacco di peritonite, senza poter vedere sugli schermi il suo ultimo film.

Informazioni
Museo nazionale del cinema - Via Montebello 20, Torino
Tel: 011.8138560-61 - www.museocinema.it.

(da Repubblica on-line 27 febbraio 2009)

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