lunedì 10 marzo 2008

Zapatero vince e con lui vince la semplificazione della politica.

In Spagna vince la Sinistra, vince Zapatero, ma sopratutto si evince che in tutto il mondo si chiede la semplificazione del quadro politico. Infatti se analizzate i risultatri il voto si concentra sulle due forze principali (PSOE 43% e PP 40%). Crollano l'estrema sinistra Izquierda Unida e quasi tutti i partiti nazionalisti.

Come risulta, in tutto il mondo si va verso la semplificazione della politica e verso la concentrazione dei voti verso il partito della Sinistra Moderna e Riformista e della destra conservatrice, ecco perchè ancora una volta si può dire che andar da soli è stata una scelta giusta e coraggiosa.

Invece in Italia come al solito si legge da questi dati tutto ed il contrario di tutto. La sinistra estrema vede in Zapatero una sua vittoria ma dimentica o fa finta di ricordare che i loro alleati sono quelli di IU e che le politiche di Zapatero sono ben lontane dalle loro e ben più vicine a quelle del Partito Democratico.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella che tu chiami semplificazione è un'involuzione autoritaristica della vita politica, una concentrazione del potere, una omogeneizzazione dei programmi, una tendenza verso il conformismo.
Insomma una vittoria del capitalismo e del pensiero di destra
Insomma stai inneggiando ad una catastrofe

Anonimo ha detto...

@pensatoio E' la democrazia, bellezza! Bisogna prendere i voti; chi non li prende, non se la prenda con il sitema ma con sè stesso. E' una svolta, perché arriviamo a una democrazia dell'alternanza compiuta, anziché a un proporzionale che rende liquido il sistema elettorale, e che a voi fa comodo.

@pietro Quando vince un centrosinistra, un buon centrosinistra che fa bene le cose, io sono sempre contento, anche se mi volentieri non partecipo al giochino dello "Zapatero è mio". Zapatero, come i socialisti tedeschi, non li sento miei. E diciamoci anche una cosa: sui temi etici io sono distante da lui, ma gli amici "di sinistra" non pensino che lui poi è tanto vicino a loro, perché Zapatero non guida una forza atea, che dà addosso ai cattolici sempre e comunque, visto che lui stesso è cattolico e si è sposato in Chiesa... e poi certo, Zapatero è un esponente di un socialismo liberale, che sui temi economici poco ha a che fare con gli ex comunisti. Fatevi una domanda: ma Zapatero sarebbe contro o a favore della Tav?

Anonimo ha detto...

"ma sopratutto si evince che in tutto il mondo si chiede la semplificazione del quadro politico."

Caro Pietro, senza rancore: studia la storia. Ogni democrazia europea ha i suoi sistemi elettorali, le sue discussioni interne, i suoi problemi.
Una frase come la tua è assolutamente disconnessa dal quadro storico e politico spagnolo.
Sono vent'anni che in Spagna si affrontano due partiti, il partito popolare e quello socialista operaio. Una volta vince l'uno una volta l'altro. Ma questo è dovuto principalmente ai collegi piccolissimi con premio di maggioranza sul singolo collegio.
Un sistema politico che per la particolarità italiana è assolutamente impossibile da realizzare. Poi, potrei anche essere smentito, ma un sistema elettorale del genere darebbe un potere immenso ai signori delle tessere quali mastella, de mita, mafia, camorra, ecc ecc.
Quindi, "la modernità" che tu chiedi, in Italia sarebbe l'ennesimo esempio di arretratezza culturale.


P.S. Partecipo alla costruzione della sinistra arcobaleno, come tanti compagni ex-ds. E sentirmi dare di estremista da chi costruisce un sistema di pensiero da un evento singolo è veramente singolare.
I fascismi nascono così.
Riflettici su.

Gabriele ha detto...

“Le politiche di Zapatero sono ben più vicine a quelle del Partito Democratico”. Davvero? Guarda che non se n’è accorto proprio nessuno... Solo per fare un esempio: Zapatero ha esteso il diritto al matrimonio e all’adozione anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Ti pare uguale a ciò che propone il PD in materia?
A Innoxius: Zapatero non guida una forza atea, è vero. Guida una forza laica: ciò significa che le scelte religiose di ogni cittadino (anche le sue) non influiscono sugli affari di Stato. Che si rispettano tutte le convinzioni e che lo Stato legifera per tutti i cittadini, anche per quelli omosessuali. Si può dire altrettanto del PD?

Pietro_d ha detto...

@gabriele: le politiche di Zapatero sono molto vicine a quelle del PD. Vedi in senso economico, delle grandi opere (non hanno fatto da poco una linea ad alta velocità), dell'immigrazione. certo c'è un piccolo deficit sui temi etici ma nel compenso la sinistra riformista spagnola e tedesca è molto vicina alle posizioni del PD. non sto dicendo che è uguale, ma che è simile.
@elexar il sistema politico italiano che da un grosso peso ai piccoli è il peggio che si può avere. io considero il sistema proporzionale spagnolo il migliore dei sistemi proporzionali e migliore del maggioritario "mattarellum". Il partito socialista spagnolo, quello tedesco e quello laburista inglese sono ben lontani da essere dei partiti classisti. sono aperti al libero mercato....
@innoxius sono d'accordo con quanto dici, e se noti io faccio una comparazione, il PSOE spagnolo essendo un partito della sinistra riformista europea è molto simile al nostro PD. per il resto Zapatero non è mio ma (purtroppo) degli spagnoli, speriamo solo che fra meno di un mese avremo presidente del consiglio un Riformisto (e uomo di sinistra) come Veltroni!

ps ciò che mi sta sulle balle è che Comunisti (non li ex compagni DS di SD) definiscano una loro vittoria quella di Zapatero, anche se IU e Linke sono ciò di più simile alla Sinistra Arcobaleno che si sta costruendo in Italia

Anonimo ha detto...

Caro Gabriele,
mi spieghi che concetto hai di laicità?

Premetto subito: io sono favorevole ai matrimoni gay.

Però: uno è laico se è favorevole e non laico se non è favorevole?

A casa mia, ci sono laici credenti e laici non credenti. Il laico, per definizione, è colui che non ha preso gli ordini sacerdotali. Per cui, di che stiamo parlando?

Gabriele ha detto...

Innoxius, puoi anche far finta di non capire, eppure il senso della parola “laicità” è estremamente chiaro, anche se in Italia - e nel PD soprattutto - si può sostenere, per convenienza, tutto e il suo contrario. Laico, per definizione, è colui che non ha preso gli ordini sacerdotali, per estensione colui “che si pone dinanzi a problemi e scelte, specialmente etici o politici, con atteggiamento scevro da pregiudizi o vincoli ideologici” (Devoto, Oli). È abbastanza chiaro, adesso? A me pare che andare a rassicurare il cardinal Bertone sul fatto che, per non discostarsi dall’omofobia delle gerarchie cattoliche, il PD si opporrà al registro delle unioni civili a Roma (come poi è puntualmente accaduto), non sia stato per Veltroni un gesto scevro da “vincoli ideologici”. E se per laicità si intende l’“assoluta indipendenza e autonomia rispetto alle confessioni religiose e alle gerarchie ecclesiastiche” (ancora Devoto, Oli), si può ben affermare che l’Italia del centro-”sinistra” (quello che ricandida la Binetti, una che in Senato vota contro la fiducia alla propria maggioranza pur di non approvare una norma contro l’omofobia) sia ben più vicina all’Iran di quanto non sia la Spagna di Zapatero. Sono scelte che avvicinano il PD alla destra clericale, non al PSOE. Di questo stiamo discutendo.
E infine, per rispondere alla tua domanda: sì, chi è favorevole ai matrimoni gay è laico, perché al di là delle proprie convinzioni morali personali, lotta per rimuovere una discriminazione (se è per questo, esistono anche gay che rifiutano il matrimonio per sé, ma ciò non vuol dire che vogliano impedirlo agli altri); chi non è favorevole a una legge che permetta a chiunque di scegliere se sposarsi o no, o è semplicemente omofobo, o è un clericale (e dunque, per definizione, omofobo). E il PD, in effetti, è un partito clericale e omofobo.

Anonimo ha detto...

E' il bello di quando hai una scelta tra due partiti molto diversi: da una parte il socialismo laico e democratico di Zapatero, dall'altra il conservatorismo clericale del PP. Certo, se nel PSOE avessero avuto elementi dell'Opus Dei o ministre tipo la Bindi, dubito che la semplificazione della politica ci sarebbe stata. Gli spagnoli davanti a una scelta di campo, hanno saputo andare a sinistra. In Italia possiamo scegliere: andare a Destra o un centro fatto da ex tutto, che candida personaggi di Federmeccanica e donne col cilicio.

AUGURI!

Pietro_d ha detto...

vedi che il PSOE al governo ha firmato un concordato con la conferenza dei vescovi spagnoli. Vedi che nel PSOE ci sono anche cattolici, vedi che io sono cattolico, ma molto molto laico, anzi in molti dicono che sono addirittura un estremista laico...