domenica 16 marzo 2008

Redazione Kilombo: io scelgo Valerio

Poche volte ho preso posizioni decise su questioni che riguardano Kilombo sul mio blog (forse una sola volta nel vecchio), ma questa volta credo che debba farlo.
Per prima cosa tutti devono ricordarsi che il ruolo redazionale non è un ruolo "politico" ma tecnico, per il buon funzionamento del metablog, insomma qualcosa di meramente barboso e per niente divertente (credo), e proprio per la serietà dimostrata credo che Valerio meriti una riconferma, a prescindere dalle differenze (sopratutto sule questioni eticamente sensibili) che ci sono fra i nostri due modi di pensare.
Gli altri motivi per la riconferma non riguardano lui, ma il totale disaccordo con la piattaforma programmatica di ElfoBruno (mi dispiace ma gli altri candidati non li conosco abbastanza e non li considero affini alle mie idee)
Inizio a snocciolare punto per punto:
1) Definizione di sinistra: chi è così sapiente da dire cose la sinistra? (Neanche Gaber c'è riuscito). Alcune volte sono stato definito Comunista (con mio grande onore), altre Democristiano (anche questa per me non è un insulto), altre centrista, e altre addirittura fascista e nazista (non ci siamo proprio). Credo che la sinistra sia qualcosa di soggettivo per ognuno di noi... Non vorrei che fosse solo il pretesto per far fuori qualcuno. Sembra quasi che si voglia definire l'arianità della sinistra (il che mi risuona molto sinistro).
2) Abolizione del quorum. L'obolizione del quorum può essere anche una cosa interessante ma va come al solito accompagnata da una seria difesa delle "minoranze". Sarei d'accordo se e solo se la si accompagnasse dalla richiesta di un numero congruo di Kilombisti (la redazione all'Unanimità e/o una percentuale almeno pari al 10% della popolazione di Kilombo).
3) Consiglio dei probiveri. Mi chiedo a quando si arriverà ai tre gradi di giudizio. C'è bisogno di semplicità sul web e sopratutto non vorrei che certe decisioni di notevole importanza siano prese da un consiglio di pochi parrucconi, ma da TUTTI (almeno quelli che ne hanno voglia).
4) Impedire iscrizioni nel periodo di votazione. Sono sostanzialmente d'accordo.
5) Più antifascismo democrazia e parità nella carta. D'accordo con il titolo e con gli aggiustamenti alla carta, ma spulciando il punto trovo delle cose su cui non sono d'accordo. Credo che l'adesione al 25 aprile sia già una cosa scontata. Il nostro Paese e la sua Costituzione nasce dall'antifascismo e dai valori del 25 aprile, che dovrebbero essere dei valori condivisi (sulla carta) da tutti gli schieramenti. Non sono d'accordo sull'adesione ai Pride, perché per mia idea tali manifestazioni, sembrano ormai sorpassate e per nulla concrete. Da sempre sono a favore del riconoscimento dei matrimoni omosessuali e anche della possibilità delle adozioni per single e coppie dello stesso sesso, ma non credo che delle "manifestazioni più o meno colorate" siano il migliore dei metodi per rivendicare questo. Credo che le adesioni ai pride proprio perché non riscontrabili nella sola cultura delle sinistre debbano rimanere di tipo personale e non per associazioni,gruppi e piattaforme, come può essere un metablog.

Per questi motivi ed anche per il fatto che in una redazione debbano essere rappresentate tutte le culture del Metablog voterò Valerio Pieroni alla carica di redattore.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post è da applausi a scena aperta! Nulla da eccepire, veramente.

Voglio dire una cosa: personalmente io non mi tirerei indietro sulla discussioni di alcune questioni o di alcune tematiche. Il fatto è che dietro sappiamo esserci persone non certo ben disposte nei nostri confronti e che non nascondono certe loro intenzioni.

Quanto al discorso Pride, totalmente in disaccordo con questa iniziativa. Rovesciamo la frittata: se io chiedessi un'adesione al Family Day, ci sarebbe chi si stracciarebbe le vesti.

Anonimo ha detto...

Io mi dichiaro di sinistra, ma voterò e farò campagna elettorale per Daniela Santanchè, aggregando i relativi post. Posso restare o no in Kilombo?

Anonimo ha detto...

Titollo, la TAV è di sinistra? Zapatero la farebbe. Zapatero è di destra?

Comunque sì. Secondo l'esempio della Alicata sì; infatti, lei fa campagna per Grillini e non per Rutelli a Roma, pur essendo iscritta nel Pd. Che dici, può restare o no nel Pd?

mario ha detto...

Complimenti per l'incoerenza.

Anonimo ha detto...

Innoxius, non cambiare discorso.

Io ti ho chiesto se io, che all'atto d'iscrizione mi sono autodefinito di sinistra, ho il diritto a restare in Kilombo e ad aggregare post che sostengono la candidatura di Daniela Santanchè a premier.

Il problema di definire i criteri di adesione a Kilombo resta insoluto da tempo. Finora ci siamo fatti dettare questi criteri dall'esterno (dal dibattito pubblico, dalla geografia politica, ...). Forse, dopo due anni, si è abbastanza maturi per deciderlo da noi cosa siamo. Curiosamente dovrebbero essere proprio i sostenitori del PD a chiedere questo passo, per chiarire che non è la semantica o l'alleanza politica a creare un discrime, ma altri e ben più nobili elementi. Vorrei essere padrone in casa mia, senza essere costretto a sentirmi spiegare dall'Elfobruno o dal Pieroni di turno se - in base ai loro personalissimi criteri - posso o meno far parte di questa comunità.

Pietro_d ha detto...

@Innoxius: sapevo che concordavi con me. Il bello di Kilombo è che qui dentro c'è una sinistra realmente plurale, sarebbe un delitto se iniziassero anche qui delle scissioni o delle cacciate (che sono il cancro della Sinistra Italiana in primis)

@Titollo: parli della Santanchè... si andrebbe al voto e si deciderebbe. Io non contrario all'eliminazione del quorum, ma è impensabile che se un kilombista chieda l'espulsione di un altro questa passi anche se ci fosse un solo votante... troviamo delle regole per regolamentare il tutto, anche prendendo in considerazione la percentuale dei votanti alle elezioni redazionali (che ne so il quorum è valido se si raggiunge la stessa percentuale o similari...)

@mario. non mi impressionano gli "squadristi" di sinistra...

Pietro_d ha detto...

p.s. ricordiamo che sulla Santanchè parliamo di una persona che da parte di tutti (e non solo di alcuni) è definita di DESTRA.

Anonimo ha detto...

Parliamo di due cose diverse, io mi sono spiegato nel secondo commento a cui ti rimando.

Sul quorum:
L'ho scritto da Elfo, e lo ripeto qui. Il quorum non è il problema: è l'asimmetria fra criteri di entrata/uscita in Kilombo. Chi valuta ingressi ed espulsioni sono due organismi differenti: la redazione decide chi fare entrare, ma per sbattere fuori qualcuno c'è bisogno del voto del collettivo a maggioranza qualificata.

Allo stato delle cose, se la redazione commette un errore nella selezione dei bloggers, è praticamente impossibile riparare. Le soluzioni allora sono due:
1) si tiene il quorum, ma si cambiano i criteri di selezione all'entrata.
2) si abbassa il quorum, fermo restando l'attuale criterio di entrata.

Questo problema io lo feci presente, nell'indifferenza generale, un anno e mezzo fa. E io stesso, insieme a molti altri, sollevai il tema di darci una carta d'identità. Evidentemente per voi non sono cose interessanti. Pazienza.

Anonimo ha detto...

Grazie Pietro per questo tuo post :-)

non puoi immaginare quanto mi faccia piacere.

Su quanto dichiara Titollo, ho notato pure io questa asimmetrIA...ma come si potrebbe risolvere? inserendo ogni tanto nell'homepage una terna di nomi da proporre al collettivo per l'iscrizione e alla fine quello che ottiene più no che si non lo si fa entrare?

non vedo altre soluzioni...ma il meccanismo diverrebbe un po' impossibile da gestire...sopratutto se il webmaster ogni tanto scompare con in questi giorni...

Anonimo ha detto...

Per forza i miei buoni motivi ti sembrano demagogici! Non sai che significa "demagogico" e voti pure per Pieroni, cosa vuoi di più?

Ah tra parentesi: io sono d'accordo sulla cacciata della Alicata dal PD. Non si dovrebbe poter sostenere un candidato diverso a sindaco da quello indicato dal proprio partito, così come non si dovrebbe ammettere che una propria senatrice voti contro alla Fiducia posta dal capo del proprio governo. Ahinoi, nel PD non s'è voluto cacciare manco la Binetti, che ha fatto 'sta porcata del voto contrario alla Fiducia, figuratevi se cacciate la povera Alicata, che non conta un cazzo, in confronto.

Anonimo ha detto...

Ah senti, si scrive "single", non "singol", su un po' di rispetto per la lingua inglese.

Il Pride ha una storia che discende dalla rivolta di Stonewall, 1969. Il messaggio che trasmette è che ciascun individuo può essere orgoglioso di se stesso per ciò che è, senza bisogno di omologarsi o di uniformarsi a ciò che la maggioranza ritiene "giusto", o "elegante" o "opportuno".

Chiamare il Pride "manifestazione più o meno colorata" è come chiamare "manifestazione più o meno colorata" la marcia che si fa ogni 25 aprile. Lo fanno solo quelli per i quali le manifestazioni politiche che non appartengono alla propria storia sono merda. Insomma, sì: lo fanno coloro che hanno una mentalità fascista, o che sono semplicemente molto ignoranti su cosa stia dietro alla manifestazione del 25 aprile, o a quella del Pride.

Pietro_d ha detto...

grazie per le lezioni d'inglese... se non sbaglio nella netiquette del web c'è scritto che si sottolinea in maniera ridicola lo sbaglio ortografico... grazie per la correzione, modificherò la parola.

ecco è arrivato il tizio che mi da del fascista, così come quasi un anno fa dei tizi con delle strane bandiere rosse dissero di me e di altri compagni con bandiere dei DS, della Margherita e dell'Ulivo la stessa cosa durante il 25 aprile...

continui a non capire cosa intendo del Pride, mi sembra nel mondo occidentale una cosa superata e che non fa nemmeno più tanto scalpore, nonostante gli eccessi e le "colorazioni" che gli si vogliono dare.
Ricordo che come me la pensano anche molti, anzi moltissimi omosessuali (famosi) che lo hanno dichiarato più volte sui vari organi di informazioni.

I diritti si ottengono sforzandosi un po' di più nel sociale...

Anonimo ha detto...

Anellialnaso è sempre più comico nei suoi interventi.

Associare la sfilata carnevalesca del pride alla resistenza italiana è la cosa più buffa (e impropria) che ho sentito negli ultimi anni.

Anonimo ha detto...

>Il problema di definire i criteri di adesione a Kilombo resta insoluto da tempo. Finora ci siamo fatti dettare questi criteri dall'esterno (dal dibattito pubblico, dalla geografia politica, ...). Forse, dopo due anni, si è abbastanza maturi per deciderlo da noi cosa siamo. Curiosamente dovrebbero essere proprio i sostenitori del PD a chiedere questo passo, per chiarire che non è la semantica o l'alleanza politica a creare un discrime, ma altri e ben più nobili elementi. Vorrei essere padrone in casa mia, senza essere costretto a sentirmi spiegare dall'Elfobruno o dal Pieroni di turno se - in base ai loro personalissimi criteri - posso o meno far parte di questa comunità.

Va bene. Lasciamo da parte la Santanché che non sostiene nessuno in Kilombo. Sono d'accordo col tuo discorso, che è equilibrato. Anzi, se si vuole iniziare un discorso in tal senso, io non mi tiro indietro. Bene inteso che, se si fa una sorta di costituente, bisogna essere d'accordo su un testo di compromesso che sia chiaro, senza possibilità di interpretazioni varie. Partendo dal fatto che si esclude chi si autoesclude e che non ci sia volontà di epurazione forzata.

@anelli Che strano, a me apreva invece di aver letto che vorresti cacciare Me e Pieroni dal Pd con la complicità della Alicata. Devo rinfrescarti le idee?

http://wordwrite.wordpress.com/2008/02/26/lanima-vera-del-pd/

Anonimo ha detto...

Oddio, la finezza di Anellialnaso mi era sfuggita.

E mi era sfuggito pure l'appoggio della Alicata a questa sua "civile" proposta.

Bene bene....fra qualche giorno comunicherò delle ghiotte notizie sul mio blog a proposito della Alicata ;-)

Anonimo ha detto...

@Innoxius: io la cosa l'avevo posta su questo piano già mesi fa. Avevo chiesto l'apertura di un forum in cui si potesse identificare una serie di elementi che potessero aggregare la fascia più ampia possibile di persone catalogabili come "progressiste", senza doversi riferire a questioni semantiche o alleanze politiche. Cosa siamo lo decidiamo noi, senza farcelo dire da Veltroni, Bertinotti o Boselli.

Sui quorum e le maggioranze qualificate mi riservo di far pervenire una mia proposta alla redazione, sperando che pure su questo si possa aprire un proficuo dibattito.

Pietro_d ha detto...

Titollo credo che il tuo modo di porre il problema sia abbastanza sensato...

io non ho visto lo stesso da parte di ElfoBruno, dove l'obbiettivo era diverso.

Anonimo ha detto...

Si potrebbe sfruttare Kilombo Slow per questo...meglio di così...

Pietro_d ha detto...

ecco il motivo in più perchè mi preoccupano queste elezioni (dal commento al blog di anelli di fumo):

elenco punto commento commento di ElfoBruno - utente certificato lasciato il 17/3/2008 alle 23:45

Tre buoni motivi?

Perché il Pdl è di becera destra post fascista.
Perché il pd è becera destra clericale travestita da pallido centro-sinistra.
Perché in Italia c'è bisogno di votare partiti seri, e non macchiette che fanno ridere tutta Europa.

A me bastano questi tre, nunc et semper.

Anonimo ha detto...

Solo una piccola nota sul pride: il pride e` una manifestazione "piu` o meno colorata" solo nei reportage dei giornali e delle televisioni, perche` fanno piu` scena dieci ballerini addobbati di piume che un milione di persone tranquille, serene ed assolutamente "normali".

Questo e` un caso di disinformazione cronica davvero clamoroso, e purtroppo per capire come sia davvero bisogna andarci.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace, ma ti devo smentire Oscaruzzo.

Io abito a Roma e ho avuto modo di vedere accidentalmente un gay pride di due anni fa.

Confermo: è una manifestazione a cui sembra di assistere ai carri di Viareggio.

Infatti molti gay ne farebbero volentieri a meno.

Pietro_d ha detto...

abito a Milano e se ho scritto quello che ho scritto non mi soffermo solo a quello che dicono i telegiornali...