La data sembra segnata. Castellaneta andrà alle urne il 6-7 e il maggio, con probabile ballottaggio il 20-21. Orde di candidati e candidate affolleranno il web, strumento sconosciuto alla politica locale se non per riportare qualche comunicato stampa. Sindaco e consiglieri comunali da eleggere, con qualche differenza rispetto al passato sopratutto per quest'ultimi che anche grazie alla cura dimagrante delle amministrazioni locsli voluta dal governo Berlusconi vedrà ridurre di numero i banchi occupati dai consiglieri. Sedici, 4 in meno rispetto alle scorse elezioni (anche gli assessori saranno meno, passando dagli attuali 7+1 ai 5+1*).
Una scure che non sarà un deterrente a presentare un minor numero liste di sostegno al candidato sindaco, ma anzi... Se nelle scorse elezioni c'erano 14 liste a sostegno di 4 sindaci con circa 20 candidati ciascuno (un candidato ogni circa 60 abitanti compresi anche bambini e neonati) possiamo immaginare che quest'anno non si andrà molto lontani da quei numeri record, nonostante il minor numero di seggiole disponibili.
Già oggi si parla di 4 coalizioni differenti e ad un numero imprecisato di liste a sostegno. Almeno 4 per il "Patto", forse 5 per Loreto, mentre 3 sono i partiti del "Terzo Polo" e considerando non meno di 3-4 liste per il centrodestra uscente si arriva ad un drappello di circa 250 candidati al consiglio per i soli 16 posti disponibili (sembra un concorso pubblico). La particolarità è che questa corsa alle liste negli ultimi anni ha generato sempre dei piccoli "mostri", permettendo l'elezione di persone politicamente poco conosciute che hanno poi fatto "il grande passo". Una prassi che provoca un impoverimento della qualità media dei candidati (alcuni messi solo a fare da tappabuchi e che non prendono manco il voto dei consorti) e che non serve a vincere, visto che la legge elettorale determina che a vincere sia il candidato sindaco che prende più voti. Senza dimenticare che la coalizione vincente porterà a casa 10 seggi e le altre si spartiranno i restanti 6...
La cosa più buffa è che chi dovrebbe essere "rottura con il passato" continua a proseguire le vecchie "tradizioni".
*Il +1 indica il sindaco
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