Questo post potrebbe portarmi una valanga di commenti di dissenso, ma visto che questo blog non se lo incula nessuno forse potrò salvarmi.
Per prima cosa voglio scusarmi con chi ha reale competenza in materia visto che probabilmente anche io sparerò qualche vaccata, ma purtroppo (o per fortuna vista l'assenza di impianti nel nostro Paese?!?) in tasca non ho una laurea in ingegneria nucleare.
Se sugli altri referendum non ho alcuna indecisione (SISISI), su questo invece, i dubbi permangono. Fino al dramma di Fukushima avrei votato sicuramente NO. Un NO particolare che vi descriverò in seguito. Sarebbe stupido e falso dire che il nucleare è perfetto. Come tutte le fonti di energia anche il nucleare ha i suoi CONTRO (investimento iniziale elevato, danno potenzialmente catastrofico in caso di disastro, problematiche connesse allo stoccaggio delle scorie, etc) ma anche i sui PRO (livelli di sicurezza elevatissimi, basso costo dell'energia, inquinamento da CO2 nullo, etc...). Penso che dovremmo sia aumentare la produzione di energia e contestualmente diminuire i consumi. Allo stesso tempo credo che proprio per l'assenza di riserve "energetiche" sufficienti l'Italia abbia bisogno di diversificare al massimo le fonti di approvvigionamento. La troppa dipendenza dal gas oltre ad essere un vincolo sulle emissioni di CO2 ci esporrebbe dal punto di vista economico alle fluttuazioni del prezzo del greggio (a cui è collegata la quotazione del gas) che in caso di instabilità politica ed economica dei paesi produttori (come in Libia) potrebbe provocarci qualche problema a noi piccoli consumatori. Quindi, meglio disporre di due tipi diversi di materia prima che dipendere esclusivamente da una sola risorsa. Le fonti rinnovabili poi, non sarebbero comunque sufficienti (senza contare i costi maggiori di questo tipo di energia). Naturalmente preferirei che ci fosse maggiore attenzione e sopratutto maggiori investimenti in ricerca e sviluppo delle tecnologie ma anche che si limitassero al minimo i grandi impianti, che deturpano il paesaggio naturale (vedi alcune zone della mia Puglia) e che si sviluppassero i piccoli impianti "domestici" .
Tornando al nucleare,sono convinto che questa tecnologia sia molto sicura. Quello che più mi preoccupa non è la tecnologia ma l'uomo o meglio ancora il contesto italiano. Se già in Giappone hanno prevalso alcune logiche profittevoli rispetto alla protezione dei cittadini, non immagino cosa potrebbe accadere in Italia, il paese delle cricche e degli affari loschi....
3 Si e un bho... ma forse per problemi "logistici" non mi recherò nemmeno a votare...
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