mercoledì 13 maggio 2009

Non è (nemmeno) un paese per vecchi

Tipici esempi di un paese allo sbando.

Riporto un articolo apparso sul Corriere del Giorno del 12/05/2009 a firma Michele Cristella.

Il caso: si smonta la ferrovia: a chi i suoli?
Le ipotesi: Se la sede della Ferrovia torna alla città San Martino sarà collegato col resto del paese, si avranno spazi per verde e parcheggi, si raggiungerà la galleria...
CASTELLANETA I commenti e le ipotesi dei cittadini che assistono ai lavori di rimozione dei binari. Le altre strutture abbandonate
“Se la città fosse una casa”
L'auditorium per un piccolo gocciolìo chiuso da mesi, campagna elettorale in striminziti locali

CASTELLANETA - Hanno cominciato, dici che finiranno?
Stanno smontando i binari del vecchio tracciato ferroviario Bari-Taranto. Nella vecchia sede, protetta da robuste cancellate di ferro sono all'opera un camion con il ragno, la mano metallica che asporta da terra e sversa nel cassone del camion il materiale di risulta, un altro operaio con la fiamma ossidrica scioglie l'imbullonamento dei binari sulle traversine di cemento.
Come sempre accade un capannello di gente osserva e commenta, in disparte origlia un cronista. Quel che segue è la trascrizione, a memoria, come nelle antichissime cronache, di un dialogo a più voci.
E mo' chi se lo prende tutto quel ferro?
Tu subito vai alla tasca...
Intanto a noi ci tolgono questa fetenzia...
Questa sede della ferrovia in effetti era un po' una piccola discarica...
In tutte le erbacce che crescevano fra i binari qualche vipera ci poteva anche passare...
Sì, va bene, ma tutto questo ferro chi se lo porta?
Chi se lo vende?, vuoi dire. Questa domanda gliela devi fare alle Ferrovie, a noi qui importa che il paese venga riunificato...
E che siamo nelle due Germanie?
Parli come se dovesse essere domani la riunificazione...
Non parlereste così se foste più attenti.
Spiegati.
Non vedi che non c'è né un vigile né un politico?
E allora?
Allora non è cosa loro...
Tu quando c'è da disprezzare i dalessandristi sei sempre in prima fila...
Un po' esagerata questa parola: i dalessandristi...
Il sindaco non è persona da avere seguaci...
Parliamo dei binari. Se la città entra in possesso di questo spazio può avere un grande trasformazione...
L'unione con San Martino, l'accesso alla vecchia galleria da trasformare in uno dei tanti luoghi d'incontro, nuovi spazi per parcheggi e verde...
Il verde non è un punto forte di questa maggioranza.
Ma allora siete cocciuti...
Dì le tue maldicenze.
Se nessun comunale sta qui a farsi vedere significa che questa operazione è solo un'operazione delle Ferrovie, si prendono il ferro dei binari e le traversine e si faranno i fatti loro, potrebbero prendersi anche il ferro delle cancellate e poi chi s'è visto s'è visto. Il Comune se vorrà quei suoli dovrà cominciare una trattativa con le Fs che chissà quando finirà...
Anche perché dall'altra parte ci sono i fabbricati della stazione centrale, più giù la stazione di campagna, poi tutto il tracciato...
Per prendersi i suoli ci vuole uno capace di comandare...
Loreto...
Loreto s'è fatto destituire in casa sua...
Patarino, allora, mo' l'onorevole è solo lui...
Patarino è gentiluomo d'altri tempi...
Sarebbe?
Il gentiluomo non comanda, aspetta che i suoi cortigiani percepiscano in telepatia i suoi ordini e li facciano eseguire...
Vuoi sbeffeggiare Patarino o noi?
Tutti e due, lui è il solito parac...
E poi la telepatia ha bisogno di concentrazione e silenzio...
Ciò che manca oggi a tutti...
Chiameremo Berlusconi, in Italia è il solo capace di comandare...
Berlusconi comanda finché vuole Bossi...
Sempre le solite scempiaggini.
Perché non vediamo il lato positivo delle cose?
Cioè?
Oggi stanno togliendo un insuperabile ostacolo all'uso urbanistico di questo spazio, domani questo spazio può essere utilizzabile per tutti...
Il tuo ottimismo è una malattia inguaribile, ma perché non ti guardi intorno?
La stazione di campagna è abbandonata da chissà quanti decenni, oggi è un rottame...
Avrebbe potuto essere una qualsiasi cosa utile alla città...
Adesso stano lasciando crollare la vecchia sede dell'Asl...
Sì, l'avete vista? E' puntellata, fili elettrici pendenti, motori di condizionatori già arruginiti, fra poco entreranno dentro e si porteranno via sedie, bagni, porte...
E non basta, adesso a poco a poco sta andando in rovina l'ospedale vecchio...
E sotto la passeggiata, dove dopo le piogge due alberi abbatterono in due punti la cancellata del giardino, non sono stati in grado di rimetterla su...
E che dire dell'auditorium? Gocciolava da un solo punto è chiuso da chissà quanti mesi e adesso le riunioni della campagna elettorale le si fanno in locali striminziti...
L'hanno fatto apposta, in tempo di pensiero unico...
Da essere come il famoso marito che per far dispetto alla moglie...
E il campo nuovo, finito e mai aperto e tutto da rifare...
Mentre quello vecchio se lo togliessero di lì e lo sostituissero con una bella piazza a verde, Castellaneta diverrebbe una città profumata...
Ma se hanno fatto appuzzire perfino il giardino dei Sette pozzi! E poi il vecchio ospizio, che al prossimo vento crolla del tutto?
Quello è della Chiesa, altra grande sciupatrice di immobili.
Tiriamo le somme che fa caldo e bolle l'acqua per la pasta. La sintesi è questa: la città è come una casa. Se a una parte cade l'intonaco, un stanza è piena di rifiuti...
Come qualificare chi vi abita?
No, chi è investito del compito della manutenzione...
Basta, sennò mi si guasta l'appetito, oggi ho fave fresche e carciofi delle Serre...

le foto (in ordine): Lavori di smantellamento linea ferroviaria, il "nuovo" stadio Verga, il palazzo puntellato dell'ex ASL, lo stato della "Villa 7 pozzi".

1 commento:

Tisbe ha detto...

Non conosco bene la questione ma sembra ... già visto...