martedì 5 maggio 2009

Il 6 e 7 giugno non voto!


Il 6 e il 7, in occasione di Europee e Provinciali (nella mia provincia, quella di Taranto), per la prima volta non espleterò questo mio diritto/dovere.

I motivi sono molti, anche se il principale è di natura "logistica". Da qualche anno vivo al nord pur essendo residente al Sud. In questi anni ho sempre fatto il pendolare "elettorale" (ho votato al nord grazie ad escamotage della legge solo per i referendum), ma questo non è sempre possibile. E' illogico e da Paese arretrato che un suo cittadino che per vari motivi (lavoro e/o studio) non viva nella città di residenza non possa votare. E' fuori di testa visto che per altre categorie di persone (i cittadini UE di altri paesi e i cittadini italiani all'estero), invece questo diritto è comunque tutelato.

Altri motivi? Il PD, cioè il mio vecchio partito di riferimento, nonostante i tanti passi avanti non ha fatto il salto di qualità. Infatti non ha avuto il coraggio di scioglierei nodi subito ma li ha solo spostati al congresso autunnale. Non solo alle prossime elezioni, nonostante i buoni propositi e nonostante abbia le "migliori" liste non ha avuto troppo coraggio. E' semplice essere i "migliori" fra mediocri nani e ballerini...
Le stesse cose valgono sia a livello nazionale che a livello locale, vedasi provinciali Taranto. Il Centrosinistra in questi anni di governo è stato mediocre (nemmeno sufficiente), ha spesso non concretizzato le promesse fatte in campagna elettorale ed ha continuato nella lotto al suo massacro. Di fronte ha il peggio dello politica tarantina. Quelli del dissesto, i vecchi amministratori fantasma della provincia e gli impresentabili. Ma nonostante questo rischia di perdere e anche non di poco.

Non voterò principalmente per il primo dei motivi, ma se avessi avuto la possibilità forse (e dico forse) alla fine avrei tappato il naso e scelto il meno peggio. Una croce sul simbolo del PD alle Europee e due fra queste tre preferenze: Capacchione, Pittella, Lavarra. Alla provincia avrei scelto (forse) Florido, anche perché non possiamo permetterci di far ritornare "i puzzoni".

Un'ultima cosa: il 20 e il 21 invece voterò, sia per il referendum che per il probabile ballottaggio, ma questa è un'altra storia.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Pietro_d,
volevo segnale a te e ai lettori del blog una iniziativa in merito alla possibilita' di voto per i fuori sede italiani che si vedono ad ogni tornata elettorale negato il diritto di voto per problemi di tipo logistico.
La petizione si trova all'indirizzo: http://www.firmiamo.it/iovotofuorisede
Sono state superate le 3100 firme alla petizione e soprattutto in vista delle prossime europee la sua popolarita' sta molto aumentando.
Molti, troppi studenti e lavoratori aspettano da anni quello che esiste da decenni in altri (tanti) paesi.
Firmate e diffondete il link alla petizione a tutti i vostri amici.
Ciao
Benedetto

Pietro_d ha detto...

Allora, ho firmato questa petizione alle scorse elezioni, e ormai ho perso anche la speranza che possa servire a qualcosa...

è da anni (decenni forse) che si fanno queste petizioni ma nulla è mai cambiato... a nessuno interessa di qualche milione di italiani...

Unknown ha detto...

Beh, lo scorso anno è partita e, nonostante le molte firme raccolte, non si era arrivati a molto di concreto. Non abbiamo mollato e adesso siamo finiti in un giornale, in un'intervista radiofonica ma soprattutto siamo finiti sulle aule del parlamento italiano. Ci sono almeno due Disegni di Legge alla camera e al senato per introdurre mezzi di voto per i fuori sede.
E' proprio adesso il momento di non mollare e fare di tutto affinchè ci si faccia sentire in quelle due aule, a volte lontane, che adesso potrebbero finalmente esaudire il nostro desiderio.
Ciao
Benedetto
IOVOTOFUORISEDE