Tutto il mondo guarda con ammirazione alla straordinaria capacità di rinnovamento della società americana, al grande esempio di democrazia offerto dalle primarie e dal civilissimo confronto tra i candidati alla Casa Bianca. Il carattere, la storia, la cultura di quella società sono stati determinanti. Ma nulla sarebbe stato possibile se la vita pubblica degli Stati Uniti non fosse basata su alcune regole fondamentali, che ne fanno una democrazia aperta, incompatibile con qualunque chiusura dall'alto.
Queste regole sono innanzitutto:
1) le primarie, che affidano ai cittadini la scelta di ogni candidatura;2) il collegio uninominale maggioritario, che crea un solido legame tra eletto ed elettore;3) la scelta popolare del governo;4) il bipartitismo, che porta chiarezza e stabilità;5) la separazione dei poteri e la reale autonomia delle diverse istituzioni.
Noi siamo invece impantanati in una transizione infinita che ha condotto a un Parlamento nominato dai capipartito. E le dichiarazioni di chi vuole imitare Barack Obama rendono ancora più evidente la distanza. Perché da noi non nascerà alcun Obama e non vedremo grandi cambiamenti se non rompiamo gli schemi che ingessano la politica.
Nel momento in cui, per uscire dalla transizione, si guarda a grandi modelli, noi proponiamo di assumere come punto di riferimento proprio la democrazia americana, perché crediamo che sia la strada giusta per rinnovare davvero la nostra vita pubblica. E' una convinzione che accomuna già una larga parte degli italiani. E noi, come liberi cittadini, vogliamo dar voce insieme a loro a questa grande speranza di cambiamento.
giovedì 29 gennaio 2009
Restituiamo la scelta ai cittadini
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5 commenti:
maggioritario, bipartitismo e scelta popolare del governo: le ricette perfette per risolvere una vera democrazia ovvero massimamente rappresentativa (quindi partitocratica e proporzionale) in una semplice scelta di persone da mandare al potere. Un mega spottone, una disfida elettorale a colpi di marketing (ovvero come assicurare gloria imperitura a Berlusconi), ecco cosa diventerebbe, anzi gia è.
E poi ricorderei che queste modifiche che auspichi sono in spregio al nostro impianto Costituzionale che è decisamente uno - giuridicamente - dei più avanzati e democratici.
La scelta ai cittadini è la via del ritorno al radicamento del partito sul territorio e un rinnovamento dell'educazione politico-civile del cittadino. Che sceglie, se non sa scegliere?
io considero gli italiani come arbitri... tu come dei beoti, non hanno bisogno di una baby sitter. Ecco perché le primarie sono il modo migliore per selezionale la classe dirigente (non la coptazione). Il bipartitismo è una sfaccettatura, io sarei per 2-3-4-5 partiti come dappertutto (anche dove esiste il maggioritario). La costituszione è bella, ma non è intoccabile, se qualcosa non funziona (come non funziona) va rivisto e ritoccato (eccezion fatta per la prima parte!).
il fatto che abbia vinto berlusconi significa che sono ignoranti - nel senso di ignorare i fatti - e ben poco educati alla dialettica politica vera, come disinteressata amministrazione della cosa pubblica e non mero perseguimento di interessi elitistici.
Le primarie sono ok in alcuni casi, fermo restando che io voglio poter eleggere un deputato esprimendo una preferenza, non delegare il partito a nominarlo.
La costituzione è bella ma non va cambiata nel suo impianto democratico: la mia critica verte sul fatto che quello che tu condividi è molto dirigistico e poco democratico. Poi se lo si considera l'unico modo di uscire dalla crisi è un altro paio di maniche. Ma il cittadino deve sapere che le carte in tavola cambiano. Altro che trattarlo da beota.
se ha vinto berlusconi, secondo il mio modo di vedere è chela politica italiana è in stato di putrefazione avanzato... non darei la colpa al cittadino ma a coloro che si sono definiti alternativa a Berlusconi, che forse non erano ne troppo alternativa ne troppo credibili!
io le primarie le istituzionalizzerei per inserire poi un sistema maggioritario a doppio turno... il cittadino sceglie i suoi rappresentanti nelle primarie e poi scegliechi mandare al parlamento alle elezioni...
non mi piace il maggioritario a doppio turno, sono un convinto proporzionalista - anche se prendo atto che allo stato delle cose in Italia è inattuabile - però non sarei contrario a quel che dici.
Contrarissimo, invece, all'elezione popolare del governo! Niente di può simile ad una cripto-autocrazia. E sulla Giustizia nessuna riforma se non una revisione ai codici delle leggi e non tanto a quelli di procedura.
é il Pd stesso ad essere una non valida alternativa. Se il cittadino sapesse, Berlusconi non avrebbe i voti che ha o si dovrebbe inferirne che la gente vota un disonesto consapevolmente e ancor peggio che la gente stessa è disonesta. Per non parlare degli elettori di sinistra, che se sapessero le schifezze degli ex DS e il non laicismo degli ex-Margherita starebbero tutti a casa o voterebbero DiPietro(quello che sta iniziando a succedere, infatti!).
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