giovedì 15 maggio 2008

Il nuovo Ministro dell'Istruzione?!?

In questi giorni abbiamo visto nascere il governo Berlusconi IV. Uno che nella vita di tutti giorni fa il rappresentante degli studenti in una grande e importante università come il Politecnico, non può esimersi di lasciare una sua impressione sul nuovo Ministro.

Mariastella Gelmini secondo la biografia presente su Wikipedia ha avuto una grande carriera politica dal '94 ad oggi. forzista della prima ora, presidente del consiglio di Desenzano (sfiduciata per inoperosità), e poi assessore ed infine prima Onorevole ed oggi Ministro dell'Istruzione.

Carriera "politica" stellare, ma con l'Istruzione e l'Università nessun punto di convergenza (se non una laurea in Diritto). Si rivede di nuovo una tendenza tutta italiana di affibbiare incarichi politici a persone senza alcuna esperienza (diretta o indiretta) in un determinato campo. Come al solito l'istruzione e la ricerca trattate come un dicastero di secondo piano (quando ricerca e istruzione determinano la ricchezza di un Paese).
Se la biografia non aiuta a capire bene un personaggio, l'intervista post-investitura dovrebbe dire qualcosa di più.
La Gelmini intervistata da Repubblica da buoni spunti sopratutto su temi scottanti come la Meritocrazia dove appare determinata e combattiva ma poi come al solito succede fra i banchi della destra casca sul tema scottante del finanziamento alle scuole e università private mascherati con i noti voucher formativi (l'assegno alle famiglie per scegliere fra i vari istituti), che comunque sarebbero anticostituzionali (art.33 della Costituzione). Interessante e da discutere il sistema dell'accesso alle Università, ma mi trova abbastanza dubbioso l'aumento delle responsabilità dei presidi e la trasformazione delle scuole e delle università sempre più in aziende. Ma la cultura non doveva essere universale e non basata sulle logiche del mercato?

Mi sa che i tempi bui per l'istruzione, l'università e la ricerca italiana continueranno a lungo...

11 commenti:

Anonimo ha detto...

La prima cosa che hai detto tu è ovviamente giusta. Sant'Iddio, esisterà in Parlamento uno competente in materia?

Comunque, disastrosa. Completamente disastrosa.

>"attraverso la chiamata nominativa da parte delle autonomie scolastiche su liste di idonei, con un periodo di prova di due anni scolastici propedeutico all'assunzione a tempo indeterminato"

Pure la Legge Buagu doveva fare così, ma poi siamo arrivati al precariato. Questa è una cosa che va in quella direzione.

E un'altra cosa:
>aumenti delle tasse a carico degli studenti fuori corso

E gli studenti lavoratori che devono per forza lavorare per campare? Cosa fanno, lavorano per finanziare l'Università?

Piuttosto diano più soldi all'Università. A Bologna vogliono imporci un aumento di tasse di 300/400 euro!

Anonimo ha detto...

è molto più facile, per chi proviene da un humus familiare non benestante e/o non colto , andare fuori corso.

così si danneggia la mobilità sociale , che già non è altissima in Italia .

Anonimo ha detto...

Tu non sai, come insegnante, come sono preoccupata io.
Ogni ministro vuole lasciare un segno, una riforma. Chissà quale "segno" vorrà lasciare la meritocrate Gelmini? E intanto gli alunni e gli insegnanti aspettano che si parli di cultura, di riforme vere.

Eliolibre ha detto...

Magari la Gelmini fosse l'unica incompetente!!!! Il fatto è che il Duce di Arcore non ha assolutamente bisogno di competenti, che potrebbero creargli qualche problema, lui ha bisogno solamente di servi. Ed è per questo che continua a vincere le elezioni, la maggioranza degli italiani preferisce essere servi al servizio del padrone piuttosto che dei competenti. Ora che tra i servi il Cavaliere può contare anche buona parte dell'opposizione, ne vedremo veramente delle belle.... Non a caso continuiamo a sprofondare sempre più in basso, in tutti i campi.

Pietro_d ha detto...

avete tutti ragione.

@innoxius: il sistema di retribuzione a scalare (paga di più chi esce fuori corso) sarebbe anche utile in un mondo ideale. In cui tutti partano uguale o si favorisce con il diritto allo studio chi no ha i mezzi. La questoni studenti lavoratori si risolverebbe con tasse legate ai crediti formativi "che si acquisterebbero" al momento della compilazione dei piani di studi. Il problema è che il diritto allo studio in italia non esiste o non è sufficiente, per sostenere i fuorisede o chi proviene da famiglie dal basso che reddito che poi sono costrette a lavorare durante gli studi e ad allungare la propria carriera.

@tutti: ormai i ministri dell'Istruzione (dell'università...) hanno scocciato, ognuno fa la riforma per rimanere negli annali, e di conseguenza porta a condizioni di instabilità continua. Oggi dopo la riforma 509 univeristaria del 2000 c'è la 270 di mussi... il prblema è che non si sono visti gli effetti della prima (per migliorare il tiro) che si è costretti a cambiare nuovamente, portando condizioni di transitorio e problemi aggiunti a studenti e docenti che sono costretti a stravolgere Tutto!!!

Anonimo ha detto...

salve mi chiamo Andrea e sono uno studente di terza media ho affrontato la nuova prova e non è stata facile quindi spero che il prossimo anno la toglierete. grazie mille per l'ascolto.

Pietro_d ha detto...

non sono il ministro ne lavoro nel ministero (sai che vantaggi...) sono un semplice studente di ingegneria...

se una prova è stata difficile, vuol dire che ha avuto una sua utilità!
fosse stata semplice...

Anonimo ha detto...

voglio solo dire una cosa: non basta essersi diplomato,laureato, fatto i tre anni di tirocinio???? no!! perchè uno deve schiattare prima di avere l'abilitazione a praticare....e non solo, non bastavano le due prove scritte?? no!!! perchè da quest'anno c'e' stata anche la terza!! ministro dell'istruzione fai shifo...questo esame di stato è solo una presa per i fondelli...toglilo che fai piu' figura

Anonimo ha detto...

e poi se uno fa l'esame di abilitazione per poter lavorare, vuol dire che un lavoro non ce l'ha.....quindi perchè devo pagare per fare l'esame se non ho un lavoro e di conseguenza dove li trovo i 300 e passa euro che servono per poterlo fare?? Me lo spiegate????????

Pietro_d ha detto...

vuoi sapere che ne penso dell'esame di stato o meglio di abilitazione al lavoro? è una cagata, così come lo sono anche gli ordini professionali, che esistono solo ed esclusivamente nel nostro paese! Retaggio del fascismo e delle "corporazioni". Sono delle caste che servono di fatto solo ad escludere l'ingresso nel mondo del lavoro "professionale" per mezzi meritocratici (ma solo se sei amico o parente di qualcuno). Esempi sono le "caste" degli avvocati, notai, farmacisti, architetti, ecc.

io studio ingegneria, ma per fortuna faccio parte del ramo "industriale" dove il 90% dei laureati non ha bisogno dell'abilitazione (il 99% dei miei docenti sono fieri di non essere iscritti a nessun albo e/o di non aver mai fatto l'esame di stato). capisco chi invece proviene ad esempio dal ramo civile/edile e l'iscrizione all'albo/esame di stato è causa necessaria per il suo lavoro.

io lo abolirei, anche perché la farsa (nel caso degli ingegneri) è che devi essere nuovamente giudicato da parte di quei docenti che lo hanno fatto in 5 (o più anni). Una cosa senza alcun senso... Facciamo come nel resto del mondo dove l'abilitazione è in pratica un periodo di prova retribuito (mano ma pur sempre retribuito)...

Anonimo ha detto...

mi hai perfettamente capito... "escludere l'ingresso nel mondo del lavoro "professionale" per mezzi meritocratici ma solo se sei amico o parente di qualcuno....