domenica 7 aprile 2013

Odio quelli che si nascondono

Uno dei mali di questi tempi, è quello di nascondersi dietro semplici parole e far finta di non prendere posizioni.

E quindi abbondano gli "apolitici", i "democratici", i "liberi", gli "indipendenti", che in realtà sono l'esatto contrario di quello che dicono. Utilizzano delle semplici parole per rifarsi una verginità e per essere spendibili anche quando le cose cambieranno. Opportunisti della parola che in realtà si svendono (forse si regalano o si prostrano senza che nemmeno qualcuno glielo chieda) a tutti. 


In fondo chi usa questi aggettivi, lo fa semplicemente per scusarsi preventivamente di quello che fa o che farà. Anche la DDR era una Repubblica Democratica, ma solo nei documenti ufficiali.

Ed ecco che fra "apolitici", "liberi" ed "indipendenti" fioccano le veline (non le "bonazze" di Striscia, ma quelle più di natura giornalistica). Quelle scritte direttamente dai "potenti" e poi riportate integralmente e senza alcuna obiezione che faccia sentire quegli aggettivi delle semplici foglie di fico utilizzate solo per far fico...

Il web doveva essere la rivoluzione del sapere, invece no è solo una semplice appendice dei vecchi sistemi. 

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