martedì 23 giugno 2009

Analisi sui ballottaggi


E passarono anche i ballottaggi. Penati non riesce nell'impresa di tenere Milano, Taranto boccia Cito e promuove Florido, Bari riconferma il Emiliano. Il centrosinistra tiene nelle amministrative pur perdendo molte amministrazioni (ma era quasi dovuto visto che amministrava quasi dappertutto!).
La mappa qui a lato è l'emblema di quanto detto (a proposito si ringrazia i bravissimi ragazzi di Termometro Politico per l'immagine).

Ora però vorrei concentrarmi sul dato più Castellanetano di tutti e fare qualche passo indietro.

Intanto Florido rispetto al primo turno ha un ottimo passo in avanti, guadagna oltre 200 voti (nonostante il calo di 20 punti percentuali dell'affluenza) e guadagnando anche 2 punti rispetto alla sommatoria dei partiti che lo hanno supportato. Rana invece perde 2000 voti e 2 punti percentuali rispetto ai partiti che lo hanno sostenuto. Rimane però il netto vantaggio di Rana di 17 punti percentuali rispetto Florido. Cosa è successo? L'elettorato di destra è più coinvolto se ci sono candidati "paesani" al consiglio provinciale e se ne fotte della presidenza, quello di centrosinistra invece ha bocciato i candidati al consiglio sentiti come imposti e come di "parte".

Ma facciamo un ulteriore passo indietro e torniamo ai dati del primo turno. Il disastro del PD è l'esempio lampante, che ha ottenuto addirittura un risultato peggiore del peggiore risultato dei DS (altre provinciali ed altro candidato sbagliato). A questo punto ho voluto analizzare i dati degli ultimi 5 anni riferiti ai partiti e alle liste civiche riconducibili a PD e PdL. Il risultato è stato sorprendente. Castellaneta conferma essere un paese di Destra (nonostante il dominio Diessino del decennio 1990-2000). Il grafico a destra è stato realizzato raggruppando nel PdL i risultati anche di FI, AN, La Puglia Prima di Tutto, Lista Tagliente, CDL, D'Alessandro Sindaco e Cittadini per D'Alessandro e per il PD anche quelli di Ulivo, Uniti nell'Ulivo, DS, DL, Lista Florido, la Primavera Pugliese, Verso l'Ulivo, Forum 2000. Si nota subito una variabilità netta nel PdL sopratutto negli anni in cui Brizio ha aderito a MPA e UDC (2006-2008), ed una tendenza all'aumento negli ultimi 3 anni della potenza del PdL, nonostante il governo della città (governare porta spesso a perdere qualche consenso). Il PD invece perde proprio con le ultime elezioni Europee (con valori superiori a quelli nazionali: -10% rispetto al -6%) e peggiora con le contemporanee amministrative nonostante il candidato "paesano".
Considerando che l'area PD negli anni precedenti era stabile sul 32% e che gli altri partiti di sinistra comunque non guadagnano molto, si puòdire che l'elettorato riformista ha bocciato la linea rivoluzionaria e giovanilistica del PD...
Un dato che rivoltare il fegato e che dovrebbe far riflettere molti....

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sono daccordo con te, prova a spiegarlo ai giovani rivoluzionari bolscevichi che si annidano al PITI CAFE' invece di stare tra la gente a fare politica

Pietro_d ha detto...

allora sei pericoloso Loretiano (l'originale)...
sai chi osa criticare è etichettato in questo modo!

Leftorium, il blog Riformista ha detto...

Ciao Piè, questo passaggio non mi è chiaro: "l'elettorato riformista ha bocciato la linea rivoluzionaria e giovanilistica del PD".

Il termine rivoluzionario e giovanilistico pur sembrando, per certi versi, sinonimi in realtà esprimono concetti diversi, persino in antitesi.

Ma quello che trovo veramente strano è l'associazione con il termine "riformista". Ho l'impressione, poi magari mi sbaglio, che diventi quasi sinonimo di moderato o peggio ancora di conservatore di una certa ortodossia e modo di essere "partito". Spero di sbagliarmi.

Saluti.

Leftorium©

Anonimo ha detto...

infatti, in italia si abusa di termini come riformista e liberale,c'è persino un giornale che risponde al nome di ''riformista'' pardon per averlo chiamato giornale e un partità cha abusa violentemente del termine libertà, giovanilistico mah, pietro pancallo mininni e compagnia poi dei lattanti non mi sembrano

Pietro_d ha detto...

@Left: quella parte era riferita al dato e alla situazione castellaneta
le parole sono state utilizzate appositamente per rimarcare proprio la grande confusione e la poca coerenza che c'è dietro.

sappiamo tutti che in italia i giovani sono quelli nella fascia d'età fra i trenta e i quarant'anni... gli altri al massimo sono bambini.