giovedì 29 novembre 2007

Voglio il doppio turno alla Francese

Non ne posso più di sentir parlare di proporzionale in tutte le salse.

Il miglior sistema elettorale è il doppio turno alla francese. Proprio quello in cui i candidati che abbiano ottenuto al primo turno la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + 1) sono subito proclamati eletti, a condizione che i voti conseguiti siano pari ad almeno un quarto (25%) del numero degli elettori iscritti nelle liste del collegio.
Ove tale quorum non sia raggiunto, si fa luogo, la domenica successiva, ad un secondo turno, al quale possono concorrere i soli candidati che abbiano conseguito al primo turno almeno il 12,5% del totale degli iscritti del collegio (in Francia equivale a circa un 20% dei voti validi).

Quanto è perfetto questo sistema, tutti possono partecipare e misurarsi (e prendere un seggio anche se hanno una forza più localistica). Che bello che è il fatto che le eventuali aleanza si sonno prima del secondo turno.

Niente inciucioni post elezioni, niente partiti col piede in due scarpe (vero Pierferdy?!?) e un bel sistema semplice e chiaro (chi osa dire che al secondo turno diminuirebbe l'appeal non sa che in Francia in genere l'affluenza è maggiore rispetto al primo turno).

E poi se vogliamo fare gli italiani fino in fondo possiamo sempre correggere con un po' di proporzionale questo sitema. Basta mettere una percentuale (dal 10 al 20%) di seggi distribuiti col proporzionale (puro o con i resti e senza sbarramenti, che "ripescherebbe" i più votati tra i non eletti) in base ai voti ottenuti da ogni partito al primo turno, ed ecco che si garantirebbe anche il pluralismo e al contempo una buona governabilità.

13 commenti:

Unknown ha detto...

sarebbe accettabile se io cittadino indipendente potessi candidarmi facilmente, cosa che è piu probabile in gran bretagna che inf rancia, dove i partiti(e la volontà generale) hanno la loro importanza.il doppio turno alla francese di costringe a legarti a doppio filo(come un burattino) ai partiti piu potenti se non vieni eletto al primo turno. questo a me sinceramente non piace, poichè così i 2 partiti maggiori hanno potere di veto sul candidato, che qualora non voglia fare i loro interessi sarà abbandonato al proprio destino. comunque con il maggioritario non bisogna diminuire i seggi(come vuole il partito democratico), MA SOPRATTUTTO SERVE UNA POLITICA PIU SERIA, ONESTA, COERENTE, DECENTE. la vedo dura, molto dura

Pietro_d ha detto...

nnon è proprio vero. Se sei una persona credibile, la gente ti seguirà... alla faccia dei grandi partiti.
ricordiamoci che le primarie hanno in qu8esti anni portato molte sorprese... come per l'esempio di Nichi Vendola, che io da Democratico ho sempre sostenuto

Anonimo ha detto...

La politica più onesta non si ottiene grazie al proporzionale, anzi, semmai è il contrario. Il Mattarellum funzionava benissimo, e anche i piccoli avevano la loro rappresentanza. Certo è che non si può pretendere che micropartiti dell'1% o giù di lì possano condizionare un governo, per cui bravo Pietro! Viva il maggioritario!

Giovanni Diamanti ha detto...

col sistema francese verrebbero rappresentati solamente pochi partiti.
è un sistema antidemocratico,lasceresti fuori partiti con quasi il dieci per cento dei voti come rifondazione, l'udc...

D21 ha detto...

Il sistema francese trovo sia GRAVEMENTE anti-dmocratico, come dimostra il fatto che, quando Le Pen arrivò al ballottaggio, per il sistema francese poi ebbe ZERO seggi in parlamento.

Ora, a me Le Pen sta profondamente sul cazzo, ma se è arrivato al II turno delle Presidenziali col ballottaggio contro Chirac significa che ha (aveva) un consenso MOLTO significativo in Francia ed è allucinante che sia stato escluso dal Parlamento. Solo questo mi dice che il sistema francese è da bocciare, o quantomeno da correggere radicalmente...

Anonimo ha detto...

Ma se le Pen fosse stato determinante per Chirac cosa sarebbe successo in Francia?

Quello Francese, come l'Inglese, è un sistema maggioritario. Esclude le forze minori. E' equivalente ad un proporzionale ben ponderato.

L'importante è che non c'è la politica dei due forni nè potere di veto sotto il 10% o giù di lì. Il Vassallum non so, andrebbe simulato, ma credo sarebbe un passo nella giusta direzione.

D21 ha detto...

@ carlop
Su Le Pen non ragionare con "se" e "ma", lui è arrivato al ballottaggio dimostrandosi il secondo miglior candidato della Francia e non ha avuto manco un seggio in Parlamento? Il 15% dei francesi non era rappresentato, è forse giusto questo? Oltretutto, anche dal punto di vista territorial-circoscrizionale l'Italia assomiglia più alla Germania che alla Francia. Io preferisco un modello tedesco, magari con legislature più brevi (4 anni invece di 5) e non capisco come mai nessuno discuta tale ipotesi.

Pietro_d ha detto...

@Subcomandante... nessun sistema è democratico al 100%... solo il proporzionale senza sbarramenti e con la suddivisione per resti si uò considerare democrastico... ma provocherebbe al nostro paese una instabilità politica ben peggiore. Valutando rischi ed opportunità preferisco che ci sia minore framentazione... oggi ci sono fin troppi partiti allo zerovirgola, che son copie di altri!

@duca il sistema tedesco è per l'Italia l'auspicio peggiore che possiamo fare. Avremmo una zona franca centrale in cui Casini e Co (Mastella?!?!) sguazzerebbero allegramente... Oggi con la destra... domani con la sinistra... e loro sempre al governo! Sono consapevole di alcuni rischi del maggioritario e per questo io ritengo opportuna una piccola modifica in senso proporzionale... altrimenti meglio tornare al Mattarellum (stava iniziando a funzionare)
@carlo Del Vassallum è vero che non si farà mai uso delle liste bloccate (se non nel caso impossibile in cui i partiti maggiori arrivassero ad altissime percentuali),ma non mi piace da ELETTORE non conoscere le alleanze di governo prima delle elezioni... Non siamo la Germania, in cui ci sono politici e partiti seri e il tutto secondo me causerebbe instabilità. In fondo il partito allealto al ,aggiore non sentirebbe la responsabilità dell'alleanza pre-voto!

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente la tesi sostenuta nell'articolo ed a sostegno di questa ti segnalo l'articolo di Giovanni Sartori pubblicato sul Corriere del 1 settembre 2010 U.R.L. http://www.corriere.it/editoriali/10_settembre_01/sartori-politica-voti-potere_b92c3df0-b587-11df-89bc-00144f02aabe.shtml ; U.R.L. http://tinyurl.com/3798jlj
I sistemi elettorali dovrebbero guardare agli interessi complessivi del sistema Paese e non quelli di bottega dei singoli partiti.

Pietro_d ha detto...

grazie davvero interessante, non l'avevo letto

Pietro_d ha detto...

grazie davvero interessante, non l'avevo letto

luciocincinnato ha detto...

Integno con un'altra segnalazione:
"La maggioranza del... porcellum
di Senator" occorre scorrere un pò la U.R.L. http://www.unsognoitaliano.it/
per trovarlo.

Anonimo ha detto...

Altra legna alla tua ipotesi, questa volta viene da un politico : "Pannella: Fini non si è espresso sul modello del sistema elettorale. http://saf.li/28wS7 "
L'uninominale con doppio turno alla francese consente di eleggere : candidati e coalizioni di Governo "omogenee".