
La visita Stadio/Museo inizia all'esterno del Museo, in zona Est, nei pressi del centro commerciale Area12 dove una guida (molto carina nel mio caso) con alcuni addetti alla sicurezza (molto discreti) ci accompagneranno nell'intera prima parte. Dalla Est ci si sposta verso l'ingresso d'onore della Ovest, passando per quelle zone del primo anello al disotto del piazzale stellato. Dello stadio conoscevo ormai
tutto, avendo seguito passa passo su internet la sua costruzione, ma vederlo dal vivo da tutt'altro effetto. L'ingresso d'onore ti accoglie in tutta la sua bellezza con quello scudetto sormontato dalle tre stelle ed in un baleno ci si trova in un ambiente tanto raffinato quanto esclusivo: il Club Agnelli. Ritrovarsi nel catino, ma dalla prospettiva dei posti premium è davvero una cosa fantastica. Quelle poltrone bianche (davvero comode) con lo schermo lcd e con una visuale formidabile sia del campo che degli spalti. Sfiorare la poltrona n° 11 (ultima fila centrale) del presidente e poi tornare nelle viscere dello stadium. Passare per i corridoi e scale interne (tutte tappezzate con le foto dei campioni in bianco e nero) e la zona spogliatoi (è vietato fotografare, visto che come accade ovunque in europa la società mette a disposizione i suoi fotografi a pagamento alla "modica" cifra di 15 euro). Prima le aree massaggi, ristoro (e docce anche se a debita distanza) poi lo spogliatoio vero e proprio. Sobrio, elegante e "raccolto", con quelle targhette con il solo numero applicato ad indicare chi siede. Tornare bambino e immaginare Del Piero (ormai non più), Buffon, Chiellini, Marchisio e Pirlo ascoltare i consigli o le sfuriate del mister durante le partite.
tutto, avendo seguito passa passo su internet la sua costruzione, ma vederlo dal vivo da tutt'altro effetto. L'ingresso d'onore ti accoglie in tutta la sua bellezza con quello scudetto sormontato dalle tre stelle ed in un baleno ci si trova in un ambiente tanto raffinato quanto esclusivo: il Club Agnelli. Ritrovarsi nel catino, ma dalla prospettiva dei posti premium è davvero una cosa fantastica. Quelle poltrone bianche (davvero comode) con lo schermo lcd e con una visuale formidabile sia del campo che degli spalti. Sfiorare la poltrona n° 11 (ultima fila centrale) del presidente e poi tornare nelle viscere dello stadium. Passare per i corridoi e scale interne (tutte tappezzate con le foto dei campioni in bianco e nero) e la zona spogliatoi (è vietato fotografare, visto che come accade ovunque in europa la società mette a disposizione i suoi fotografi a pagamento alla "modica" cifra di 15 euro). Prima le aree massaggi, ristoro (e docce anche se a debita distanza) poi lo spogliatoio vero e proprio. Sobrio, elegante e "raccolto", con quelle targhette con il solo numero applicato ad indicare chi siede. Tornare bambino e immaginare Del Piero (ormai non più), Buffon, Chiellini, Marchisio e Pirlo ascoltare i consigli o le sfuriate del mister durante le partite.


Si esce dalla sala e ci si ritrova in un ambiente open space in cui si è guidati cronologicamente da una traccia gialla sul pavimento (che si può anche non seguire). Quello che risalta è la forte interattività del museo oltre ai cimeli datati. Si trova di tutto, da vecchie interviste ad alcuni fondatori (molto carine), ai dati su tutti i giocatori, allenatori,etc della Juve, alle apparizioni televisive, nel cinema e nella musica della vecchia signora. I cimeli di parola, Sivori (con il suo pallone d'oro) e Boniperti e i cimeli della Juve durante il ventennio. Il plastico del vecchio stadio di Corso Marsiglia (un vero primato per l'epoca) e le interazioni fra "fabbrica Juve" e "fabbrica FIAT". Le maglie di tutti giocatori con più di 300 presenze (con le due maglie di Del Piero e Scirea nella stessa teca).
Lo spazio dedicato all'apporto dei bianconeri alle vittorie della nazionale (qualcuno lo ricordasse ad Abete!) dove fa bella mostra la medaglia di Buffon del mondiale 2006. E poi gli ologrammi di mister Lippi e mister Trappattoni dai quali è possibile conoscere (interrogandoli) molti aneddoti sulla Juve. E poi la Juve che crea campioni, con l'angolo interattivo dedicato ai Palloni d'Oro al cui centro fa bella mostra il trofeo vinto nel 2003 dal grande Pavel. Ci sono le teche dei cicli vincenti più importanti, lo spazio riservato ai tifosi, ma anche una teca che a molti potrebbe essere poco importante ma che è ricca di significato, con il pallone di Trieste, la medaglia di Torino e la maglia celebrativa dell'ultimo scudetto.
Infine si finisce con gli effetti speciali. Nella sala 360° dove ci si sente al centro delle emozioni più forti affianco dei giocatori e direttamente sul campo.
18 euro ben spesi. Una esperienza che immagini, parole e video difficilmente riusciranno a descrivere al meglio...
EDIT: Pubblicato anche sull'ultimo numero di Giùlemanidallajuve News che consiglio di leggere scaricare e diffondere.
1 commento:
Bravo, gran bel articolo, che mi ha dato un bel po' di info in attesa di fare anche io tour stadio + J|Museum.
Saluti da Matteo Vedi (gobbo dal 1977)
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